del liberalismo 1.taliano. Oggi, infattt capita di leggere, o di sentire ocheggiare, anche su giornali come Il Messaggero, o come Il Matti110, il duro giudizio negativo che della politica malagodiana hanno sempre dato Il Monda e Nord e Sud; e perfino Enrico Mattei, altre volte molto benevolo nei confronti dell'on. Malagodi, sembra oggi assai meno incline al plauso quando deve commentare le iniziative e le prese di posizione della segreteria del P.L ..I. Non sappiamo come si concluderà la vicenda del P.L.I. inaugurata con l'elezione di Malagodi alla segreteria; sappiamo soltanto che essa è una vicenda amara e passiva per tt1tti. L'on. Malagodi ha reagito pesantemente sia nei confronti di Cocco Ortu, sia nei confronti di Preti: parole grosse, ma assai poco persuasive; segno anche questo cl1e, sia Cocco Ortu, sia Preti, hanno messo il dito sulla piaga. Le loro a,ccuse, le loro critiche non sono state confutate-nemmeno parzialmente; e in realtà, allo stato attuale delle cose, la posizione dell'on. Malagodi diventa sempre più difficile, le sue colpe risultano a tutti sempre più evidenti, le 1conseguenze dei suoi errori si manifestano con un rilievo sempre più preciso; ma egli non può tornare indietro, non può cambiare strada, non può nemmeno fermarsi; la sola cosa che potrebbe fare sarebbe forse quella di mettersi personalmente da parte. Intanto - da parte dei « dorotei » specialmente - non si parli però di quadripartito corne alternativa rispetto all'apertura a destra di Segni; a parte il fatto che la soluzione politica dell'attuale crisi italiana può essere assicurata solo dall'apertura a sinistra, e che a questo proposito le responsabilità della D.C. e del P.S.I. sono quelle di cui si è detto nell'editoriale di questo numero; a parte questo, sia chiaro che non è dal pulpito dell'on. Malagodi che si può esortare al centrismo e al quadripartito e non è da quel pulpito che si può metter sotto accusa la D.C. di Fanfani e il P.R.I. di La Malfa. Sia chiaro altres1 che il quadripartito ,con il P.L..I. di Malagodi 110n è il quadripartito con il P.L.I. di Villabrt1na, e che il centrismo presupporrebbe almeno la liquidazione dell'oltranzismo liberista, l'attuazione della distinzione crociana fra liberismo e liberalismo, la convergenza dei liberaii e dei socialisti su una piattaforma meridionalistica di politica eco11omica. Basta ,consultare la collezione della Tribu1ia e soprattutto le note dell'agenzia DIC per rendersi conto come tutto ciò sia impossibile con il P.L.I. di Malagodi. (È appena necessario aggiungere che, se una soluzione di governo co11 Bibliotecaginobianco [34]
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