per decidere se e còme questi gusti si possano tradurre in effettiva domanda, e cioè in possibilità di spesa. Da inchieste straniere campionarie risulterebbe che almeno 100 milioni di europei vorrebbero visitare l'Italia. Che questo desiderio si traduca però in realtà dipende da molti fattori, alcuni dei quali oggettivi, e cioè la possibilità di disporre del denaro e del tempo necessari. L'assenza di questi fattori non permetterebbe di considerare questi 100 milioni di europei come clienti potenziali. Viceversa, uno studio americano ci dice che oltre 14 milioni di famiglie hanno il reddito ed il tempo sufficiente per visitare l'Europa, e so110quindi dei clienti pontenziali. Qui si tratta ovviamente di una situazione diversa; ed il problema è come e con quale costo orientarne praticamente i gusti e la domanda verso l'Europa o l'Italia, piuttosto che verso il Messico o gli stessi Stati Uniti. Lo studio dei mezzi di trasporto impiegati dai turisti è ovviamente di grande importanza. Nel caso dei trasporti aerei, marittimi e ferroviari, le distanze, entro certi limiti, hanno minore i1nportanza finale. Nel caso dei trasporti stradali, privati o in servizio pubblico, la distanza assume una particolare importanza; e la presenza lungo il percorso di sufficienti attrezzature ricettive e di conforto, e di attrazioni artistiche o naturali, è assolutamente essenziale. Si formano così degli « itinerari >> o « circuiti >> turistici obbligati su cui si concentra gran parte del traffico, soprattutto quello organizzato « in partenza >> da agenzie turistiche e di trasporti. Poichè il trasporto stradale costituisce oggi il 70% del totale ed è in continuo aumento, e poichè il turismo organizzato in partenza dalle agenzie è pure in aumento, è evidente, per quello che si è detto sopra, che la valorizzazione di zone turistiche decentrate rispetto ai circuiti attuali (come sarebbe air punto il caso del Mezzogiorno) non può essere affrontata che con criteri fondamentalmente diversi da quelli che possono essere o sono stati im.. piegati in zone che risultano già collegate, o più facilmente collegabili, agli itenerari turistici affermati. Per esempio una strada cosiddetta « turistica >>, che colleghi una località, magari interessantissima per bellezze na ... turali od artistiche, ad un grosso centro che non sia esso stesso una meta turistica, risulterà pressochè inutile economicamente, anche se potrà costituire una benemerenza elettorale o una ideale pista per i lambrettisti locali. Il problema risulterà pertanto un problema globale, da risolversi con la creazione di correnti di traffico turistico sufficientemente concentrate su pochi itinerari determinati, lungo i quali localizzare inizialmente le [18] Bibliotecaginobianco .
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==