Nord e Sud - anno VI - n. 58 - settembre 1959

Accanto ai vantaggi costituiti dai bassi investimenti si ha quindi una forte percentuale di rischio. Da ciò deriva il carattere particolarmente conservatore e chiuso della categoria degli esercenti gli esercizi alberghieri, che, per difendere dalla presunta concorrenza le proprie, anche limitate, posizioni locali, dimentica spesso che la concentrazione degli esercizi in una data area facilita l'acquisizione ed il mantenimento di correnti turistiche relativamente stabili hel tempo, e, ove si traduca in organizzazione comune o coordinata di quella che viene detta promozione (promotion) e della pubblicità, funziona da elemento moltiplicatore. Come in qualsiasi attività industriale, la concentrazione (elemento del resto essenziale e connaturale all'industria) è particolarmente necessaria quando si tratti di organizzare il ·mercato, cosa possibile solo ove le dimensioni degli operatori siano molto grandi. In effetti, una caratteristica importante dell'industria turistica è la difficoltà di dimensionamento rispetto alla domanda, data la stagionalità delle correnti di traffico. Si calcola che ben raramente l'industria alberghiera lavori mediamente durante l'anno al 60% della capacità. Tale media risulta però dalla somma di un periodo piuttosto breve (in Italia dalla metà di luglio alla metà di agosto) in cui si ha il tutto esaurito - con conseguente impossibilità di accogliere le domande in eccesso (e quindi con perdita di potenziali affari) - e di un periodo (la cosiddetta cc stagione morta )) in cui l'occupazione può arrivare vicino allo zero, fino a consigliare la chiusura stagionale dell'esercizio. In effetti oltre il 12 % degli esercizi italiani resta chiuso durante la stagione morta o bassa stagione. Da ulteriori calcoli risulta che per assicurare una gestione economicamente attiva occorre almeno lavorare al 35-45 % della capacità per gli alberghi aperti tutto l'anno, ed al 45-55% della capacità per gli esercizi stagionali. È ovvio che in queste ·condizioni, l'optimum sarebbe rappresentato dal1' estensione della cc stagione ))' o, in altre paroìe dall'utilizzazione dì buona parte della capacità durante la cc bassa stagione >>. Ciò implica in pratica la necessità di una coordinata azione di propaganda sulla clientela - relativamente poco numerosa e molto dispersa - formata da coloro che viaggiano durante la bassa stagione - e, al li1nite, la necessità di creare una domanda turistica per la e< bassa stagione )). L'impresa è evidentemente [13] .Bibliotecaginobianco

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