Nord e Sud - anno VI - n. 58 - settembre 1959

2. - Ordine di grandezza del fenomeno turistico. - Un brevissimo cenno all'ordine di grandezza del settore turistico in Italia, darà un'idea della sua reale importanza, anche in relazione agli altri settori economici. La spesa dei turisti stranieri in Italia è certamente superiore ai 300 miliardi ufficiali calcolati dalle autorità valutarie, ma la spesa dei turisti italiani è certamente almeno doppia. (1) Si tratta quindi di un volume di spesa di circa 1.000 miliardi annui, in rapido aumento, anche e soprattutto per lo sviluppo del turismo interno, dato che occorre considerare che la spesa turistica è in funzione diretta del reddito e del grado di istruzione. Per meglio valutare il valore di queste cifre, è opportuno aggiungere che il divario fra il reddito italiano e quello degli altri paesi occidentali è co.m11nq11e destinato a diminuire. Inoltre il potenziale ricettivo italiano appare ben lontano dalla saturazione; si registra infatti, in Italia un'affluenza di 143 turisti stranieri per 1.000 abitanti, contro 760 in Svizzera, 593 in Irlanda, 405 in Austria, 279 nella Norvegia ecc. Rispetto all'occupazione 11el settore turistico risultano in Italia impiegati in atti vita del genere (esclusi i trasporti) circa 500.000 addetti (più del doppio, ad esempio, dei dipendenti di tutto il complesso I.R.I.). In~ludendo gli addetti ai trasporti ci si avvicina ad 1.000.000 di addetti, cifra che viene largamente superata se si considerano anche coloro che sono impiegati in attività connesse più o meno indirettamente al tu- . r1smo. 3. - Analisi della spesa turistica. - Il punto di partenza per la comprensione esatta dei problemi economici del turismo è l'analisi della ripartizione della spesa turistica. Generalmente si è portati a prendere in considerazione solo gli alberghi, i ristoranti ed i mezzi di trasporto, lasciando fuori altre pur importantissime quote di spesa. In mancanza di precise (1) La presenza di turisti nazionali negli alberghi è all'incirca doppia di quella degli stranieri, ma occorre considerare che una percentuale certamente non trascurabile dei nazionali non viene rilevata, in quanto si ferma in casa di parenti o amici pur effettuando in loco spese di carattere q.1ristico. Negli Stati Uniti le percentuali accertate sono le seguenti: durante il viaggio il 26% dei turisti si ferma presso amici o parenti, e, giunti al luogo di destinazione, il 46 % risiede presso amici o parenti. Presumibilmente j dati italiani non dovrebbero essere troppo diversi. [9] Bibliotecaginobianco

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