precisi intenti preelettorali, e che presenta una prima pagina dedicata sem... pre ad illustrare le « opere e i giorni >> di un parlamentare della destra democristiana, il sen. Zotta. Dal giugno del '58, subito dopo la consultazione elettorale, il giornale, però, senza mutare direzione (Miceli), cambia gestione e in buona parte si trasforma. Abbandonata una precisa linea politica, trascurando anzi problemi di siffatta natura, e ampliando invece lo spazio dedicato alla cronaca cittadina e alle rubriche di interesse paesano, si avvia a ricoprire un ruolo consueto nella stampa di provincia di tipo tradizionale, a divenire il gazzettino del capoluogo, in cui trovano posto sia i « mosconi >> che il pettegolezzo vero e proprio, e la satira bonaria alle autorità cittadine, la settimanale poesia in vernacolo a commento di un avvenimento cittadino, accanto alla rievocazione - attraverso stralci da giornali dell'epoca - della vita del capoluogo di cinquanta o settanta anni fa (10). 8. - A questo punto, dopo aver esaminato le iniziative di stampa più importanti e rappresentative che si siano avute in Basilicata dopo il 1943, può essere utile mettere in evidenza taluni fattori di ordine generale, che condizionano la situazione della stampa di provincia, in questa come in altre regioni italiane, specialmente meridionali. Il primo di questi fattori è quello finanziario. Esso ha costituito sempre il più grave problema da risolvere per coloro che si siano fatti e si facciano promotori di una qualsiasi iniziativa di stampa in Basilicata, dove, oltre a manifestarsi gli svantaggi e i punti negativi tipici di ogni impresa giornalistica ristretta all'ambito regionale o addirittura ad una sola pro-- vincia (11), sussistono ulteriori condizioni eccezionalmente sfavorevoli derivanti dalla particolare situazione economico-sociale della regione. Di fronte all'unico vantaggio iniziale costituito dalla possibilità di ottenere delle collaborazioni per lo più gratuite, i punti al passivo sono di peso con- (10) Il Giornale di Lucania ha cessato le pubblicazioni nel novembre del '58 per man~anza di collaboratori - si badi bene - e non per motivi finanziari, dopo undici mesi di vita. (11) Cfr. a questo proposito la citata inchiesta di Ajello e Cervigni sui giornali di provincia, in cui si nota, tra l'altro, come « ~l dramma della impresa media o piccola in campo giornalistico, è il più insanabile, e diventa tanto più evidente quanto più si scende dal Nord al Sud». Ciò vale a maggior ragione per i piccoli fogli periodici, i qu~H diffiçilmente possono assumere il carattere di impresa giornalistica, [107] 1 -sibliotecaginobianco
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