al puro pettegolezzo presenti in analoghe rubriche di altra stampa di provincia, ne facevano una nota minore, ma assai gradevole, della terza pagina. Successivamente, nelle altre serie del settimanale, si tentò di ripetere il tentativo con rubriche analoghe ( « Taccuino Segreto )), « Il Caffè )) , di intonazione diversa e di livello più modesto. Il settimanale, che era stato inizialmente sostenuto dagli stessi promotori, si stampò per alcuni mesi in una tipografia di Bari. In seguito ottenne un contributo mensile di pubblicità della « Olivetti )), pur restando aderente ad una impostazione politica di centro-sinistra laica, vicina agli ambienti del P.R.I. in cui militavano quasi tutti i suoi redattori (Ricciardi, Ciranna, Sacco, Todisco, Rinzullo, Benvignati, ecc.) Nel dicembre del 1955, però, dopo una sensibile interruzione, Basilicata riprese le pubblicazioni presso una tipografia di Matera, edito direttamente dalle Edizioni di Comunità; e con questo passaggio ha inizio una nuova serie, senza dubbio diversa dalla prima, anche perchè, poco dopo, nel 1956, si dimisero alcuni dei suoi primi redattori. Il troppo frequente ricambio dei quadri redazionali - originato dalla progressiva assunzione da parte del Movimento Comunità di un preciso impegno politico, con prospettive elettorali che non tutti vollero condividere, oltre che dal carattere gratuito e perciò saltuario delle collaborazioni - non poteva non ripercuotersi nell'impostazione del giornale. Dopo aver appoggiato nel '56 e nel '58 le campagne elettorali del Movimento Comunità, e quindi dopo avere svolto un ruolo di organo politico impegnato, Basilicata, in seguito alla smobilitazione recente dell'organizzazione del Movimento in Lucania, ha cessato di far parte delle Edizioni di Comunità, ed è ora edita da una Società editrice « Basilicata )>. La direzione è rimasta a Pietro Ricciardi e Leonardo Sacco. In questi ultimi mesi Basilicata ha tentato di tornare ad essere un giornale di informazione regionale, manifestando qualche simpatia filosocialista o per operazioni del tipo MUIS. Comunque, indipendentemente da quelle che potranno essere le sue future vicende, Basilicata ha rappresentato molto per la stampa lucana, dimostrando come stampa di provincia non significhi necessariamente mancanza di buon gusto e di deco~o e come sia possibile creare, anche nelle particolari condizioni in cui si trova la Lucania, un periodico che, avendo ben chiari i limiti di interesse da assumere, si inserisca efficacemente con la propria azione stimolante nella vita della regione. Bibliotecaginobianco . [104]
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==