appunto 11egliultimi decenni, spiega come, almeno in Italia, si abbia una certa riluttanza da parte di economisti e di politici a considerarlo sullo stesso piano dell'industria o dell'agricoltura, fra le principali attività produttive del paese. In realtà il turismo, non solo in Italia, è, fra i grandi settori economici, quello meno noto e studiato dal punto di vista teorico e quello meno organizzato sul piano operativo. Non deve quindi far meraviglia il fatto che in Italia, fra tutti i problemi dello sviluppo, quelli del turismo siano stati trattati con la più empirica e dilettantistica approssimazione, non solo dalla stampa e dai tecnici, ma anche dalle amministrazioni pubbliche. Si è fatta molta retorica e molta letteratura di colore, cosa del tutto superflua, perchè nessuno pensa a negare il valore del turismo come fattore di reciproca conoscenza fra i popoli e neppure che le bellezze naturali, artistiche e archeologiche dell'Itàlia siano -un incentivo al turismo. Ciò che del turismo viene generalmente trascurato è precisamente il punto essenziale, e cioè l'aspetto economico. In realtà con il pretesto di non voler « avvilire )) il turismo a fatto meramente e bassamente economico, la classe politica e burocratica italiana - di formazione, prevalentemente umanistico-giuridica finisce col trattare i problemi ,di sviluppo del turismo secondo un'impostazione per così dire estetizzante, e, di conseguenza, con ben scarsa efficienza. In questo campo, come in qualsiasi attività economica, si tratta viceversa di ottenere un risultato massimo (nel caso particolare, la massima spesa turistica totale nell'area considerata) con l'uso dei mezzi necessariamente limitati a disposizione della comunità rispetto a cui si pone il problema. Ciò implica logicamente una pluralità di scelte possibili nell'impiego dei limitati mezzi a disposizione, e quindi una priorità fra le possibili scelte, da stabilire in base alla produttività marginale delle scelte medesime. Questo criterio non vale solo per gli operatori privati che investono fondi in attività direttamente connesse al turismo (alberghi, ristoranti, trasporti ecc.), ma anche per la Pubblica Amministrazione, nel duplice campo che le e proprio in questo settore, e cioè la creazione di infrastrutture e la incentivazione dell'iniziativa privata. È appunto in materia di priorità nelle scelte che l'attività svolta dalle Pubbliche Am·minisrazioni, da luogo alle maggiori critiche. Bibliotecaginobianco [8]
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