, cenzo Monti più che non nella Corinna di Mme. de Stae l. Fisicamente essa non si identifica in quartieri, e sfugge all'alternativa di vecchio e nuovo ufficiali in cui si scontrano i cercatori d'alloggio ma è affidata alla iniziativa individuale che non si lascia spaventare dalla minaccia di essere inghiottita dalla << Lonely Crowd », e non subisce le imposizioni estetizzanti dello snobismo. La Roma nuova è come dicono i viaggiatori americani, una « small big town >> in cui si può facilmente conoscere tutti perchè vige ancora in essa la libertà dei luoghi di grande tra nsito, e in cui si può non vedere nessuno perchè si è perpetuato nel costume il rispetto, dovuto al pellegrino e al viaggiatore, della solit11dine. E' u na città dove piemontesi e napoletani, siciliani e veneti, imparano a ricon oscere quanto di più autentico v'è nelle loro radici regionali, e restano eternamente ospiti, ma ospiti senza vera nostalgia di rimpatriare. Lag nandosi della proverbiale sgarberia romana, ma consapevoli di godere d i un clima di tolleranza che è la più sostanziale delle gentilezze. Dove si parla sempre dell'inerzia, ma si vede di anno in anno maturare il nuovo , con un' evidenza che ha pari in ben poche città d Europa. Fatta di q uesti ed altri elementi impalpabili e insieme consistenti la Roma nuova , forse, è una delle maggiori roccaforti moderne della vita privata e individuale, e lo è, in definitiva proprio perchè essa difende nella clandestinità , e nasconde dietro uno schermo secolare di pregiudizii e contrasti uffi ciali, una sua particolare intimità. Non è, è vero, l'initimità della chiusa e intensa domestic ità a cui tendevano le nostalgie « olandesi » del Faldella. E' un'ir1timità, forse, menu esteriore e più immateriale, che non si simboleggia tanto i n un interno quanto in una finestra aperta, cui corrisponda il gusto di star da soli senza sentirsi però estranei. Un'intimità più personale, e perciò pi ù difficile da raggiungere, ma che una volta raggiunta costituisce, in fin dei conti, un mezzo di difesa assai più valido, assai più adatto alla vita moderna, per la quale ormai ogni chiusura equivale all'inserimento in un co mpartimento stagno, che è la moderna, terribile forma di prigionia. [89] B•ibliotecaginobianco
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