Nord e Sud - anno VI - n. 57 - agosto 1959

derna del padronato. Dobbiamo• constatare invece che, purtroppo, al senso di responsabilità di talune organizzazioni di lavoratori, non corrisponde sempre un responsabile atteggiamento delle organizzazioni padronali. Pure recentemente gli industriali napoletani hanno tenuto un convegno nel corso del quale finalmente si sono mostrati convinti dell'utilità di un intervento diretto dello Stato nel processo di industrializzazione del Mezzogiorno, e auspicavano che l'I.R.I. e l'E.N .I. rispettassero gli obblighi loro derivanti dall'emendamento Cortese. Ma il dottor De Micheli, presente al Convegno, si guardava bene dal raccogliere questo appello (che ora gli muoveva Cutolo, presidente dell'Unione Industriali di Napoli, e che gli aveva 1nosso per anni La Cavera, quando era presidente della Sicindustria) e preferiva seguire la linea tradizionale di opposizione alle partecipazioni statali anche nel Mezzo- . giorno. Gli organi centrali del sindacato padronale sembrano quindi più che mai decisi ad insistere in una visione ristretta dei propri interessi; ma come ha ammonito l'on. La Malfa a conclusione del Convegno di studio della U.I.L. la sol~zione del problema della disoccupazione e di quello delle ar:ee arretrate si imporrà, prima o poi, malgrado la volontà contraria dei gruppi di interesse sezionali, e malgrado le incertezze della politica governativa, la quale soggiace spesso alle pressioni di ristrette forze economiche. È molto significativo in questo senso il fatto che oggi a reclamare che l'I.R.I e l'E.N .I. osservino gli obblighi fissati dall'emendamento Cortese - a suo tempo osteg .. giato da tutti - si trovi, con la U .I.L,. anche l'Assemblea dell'Unione Indu .. striali di Napoli, che per qualche anno era rimasta ingiustificamente reticente • intorno a questo problema. Ma non mancherà l'occasione di tornare su questo argomento come su tutto il problema delle partecipazìoni statali che è stato recentemente oggetto di un interessante dibattito alla Camera. n.d.r. La lotta antifascista È un segno amaro dei tempi, una inequivocabile e dolorosa testimonianza della realtà presente che i grandi quotidiani d'informazione, i grossi rotocalchi, immagini fedeli di una Italia ufficiale irretita in una pesante e preoccupante atmosfera conformista e intenta, nello stesso tempo, a celebrare, con un discutibile gusto oleografico e agiografico, i momenti più salienti della nostra storia risorgimentale, abbiano volutamente ignorato le fasi di una manifestazione culturale-politica che si è svolta, nel giro di due mesi, dal 30 aprile al 20 giugno u.s., in una sala di un teatro romano• (il Ridotto dell'Eliseo), ed è stata confortata da un sempre più crescente successo di pubblico. Le otto « lezioni ..interviste n sulla lotta antifascista in Italia dal 1919 al 1947, organizza.t~ q4Jla sezione romana del partito radicale e a cui avevano [70) Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==