' Inoltre è disciplina facoltativa a Scienze Biologiche. Poi c'è la geografia cc economica )) prescritta nella Facoltà di Economia, e la geografia e etnografia coloniale facoltativa nella medesima facoltà; c'è la geografia « economica e politica )) prescritta nella Facoltà di Scienze Politiche, facoltativa in quella di Giurisprudenza e prescritta nella Scuola di Statistica; c'è la cc geografia fisica >> facoltativa a Scienze Naturali e prescritta a Scienze Geologiche (ove è facoltativa anche la geografia economica). E questi vari tipi di geografie sono poi seguiti dagli studenti di uno speciale corso di laurea in Geografia, funzionante da trent'anni a Roma e a Genova (8). Quindi, con o senza aggettivi, la geografia è una disciplina con le mani dovunque, le cui competenze si irradiano per ogni regione dello scibile: si può dare un'occhiata, per documentarsi, ai trattati universitari dianzi ricordati e ora divulgatissimi, che s'iniziano con nozioni geodetiche e cartografiche o con nozioni astronomiche, per dedicare poi molto spazio a nozioni di storia natu~ale della Terra (e in particolare di petrografia) indi a nozioni di morfologia e dinamica t~rrestre e di idrografia continentale e oceanica, e poi a nozioni di climatologia, e più avanti a nozioni sulla distribuzione delle Bore e delle faune, a nozioni su la distribuzione e le caratteristiche più elementari ed esterne delle razze umane, delle lingue e delle religioni, a nozioni intorno al modo di distribuirsi degli uomini sopra la superfice del globo e intorno ai tipi elementari di organizzazione economica e sui mercati dei principali prodotti e sui vari tipi di traffico e sui reticoli delle vie di comunicazione, per chiudere infine con nozioni sulle manifestazioni topografiche degli organi dello stato e financo sulla organizzazione politica degli stati. Di modo che qualunque argomento del co11oscibileche ha relazione con la Terra e qualunque manifestazione della operosità o delle strutture umane di cui sia cartografabile in frequenza o in qualità (8) Negli anni 1956-58 vi è stata, nelle Università italiane, una media di 116 corsi di insegnamento di discipline geografiche (cfr. « Rivista Geografica Ital. ))' 1957, pp. 165-167). Ma solo 22 (cioè neanche il 19%) di tali corsi furono· tenuti da titolari: il rapporto fra il numero degli insegnanti di ruolo e il numero totale dei corsi tenuti annualmente è tra i più bassi che si registrino nell'odierno organico delle Università. Per gli insegnamenti di storia medioevale e moderna si è avuto negli anni '56-'58 un rapporto di 62 %; per gli insegnamenti di filologia italiana un rapporto di 68 %i, per gli insegnamenti di filologia classica un rapporto di 64 %; per gli insegnamenti çli storia dell'arte un rapporto di 55 %. [58] Bibliotecaginobianco
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