Nord e Sud - anno VI - n. 57 - agosto 1959

tere che ha in animo - una volta laureato - di insegnare nella scuola media, « debba aver seguito i corsi di geografia fisica e possibilmente anche di geologia della Facoltà di scienze, e quello almeno di statistica della Facoltà giuri dica )). . Che questi discorsi siano stati fatti in tempo nel quale ciascuna disciplina che la geografia chiamava propedeutica alla sua sintesi aveva raggiunto nel campo naturalistico un così prodigioso sviluppo, e nel quale era stata decisamente sepolta in Italia la balorda e tedeschissima concezione della storia universale intesa come continuità evolutiva della storia della natura in quella dell'umanità - dimostra il poco slancio critico, e l'acquiescenza a superati schemi culturali, dei geografi italiani. Ma poichè una simile acquiescenza a remote impostazioni culturali e una evidente carenza di impulsi per qualunque novazione o ridimensione ha gravato anche sulle strutture dell'Università italiana in questi ultimi trent'anni, così la vecchiezza della concezione tradizionale della geografia e l'inconsistenza del suo preteso valore enciclopedistico ---- e quindi della sua plurivalenza - fino a quest'ultimo dopoguerra non furono in grado di destare che limitate e poco adeguatamente riecheggiate reazioni sia nelle Facoltà umanistiche come in quelle naturalistiche. E anzi negli ultimi cinquant'anni, al coperto di queste inalterate strutture universitarie, l'insegnamento della geografia ha conseguito largan1ente le aspirazioni che avevano manifestato e le richieste che avevano enunciato i cinque geografi del memoriale del 1911. Di guisa che oggi la geografia è insegnata, in forma << generale )), o con qualche aggettivazione (che però molte volte non elimina gran cosa di quel tradizionale integralismo) in 11 Facoltà o corsi di laurea speciali: e - se il nome di geografia con aggettivi o senza, corrisponde effettivamente a una sola disciplina, come il maggior numero ,dei geografi crede - non v'è disciplina che nell'Università italiana distenda la sua rete per così elevato numero di Facoltà, cioè per così .vasta area di interessi e orientamenti culturali, di campi di studio e di lavoro radicalmente diversi fra di loro per metodologia, funzioni sociali, spiriti animatori e valori del conoscere. La geografia << generale )) è insegnata oggi ed è fra le discipline prescritte, cioè tra quelle che gli studenti devono a ogni costo seguire, nelle Facoltà di Lettere, di Magistero, di Lingue (Ca' Foscari di Venezia e . Istituto Orientale di Napoli), di Scienze Naturali e di Scienze Geologiche. (57] B"bliotecaginobianco

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