Nord e Sud - anno VI - n. 57 - agosto 1959

abbiano avuto come mèta di conseguire la istituzione di corsi di geografia in ciascuna di quelle Facoltà ove venivano insegnate quelle discipline (chiamate abitualmente dai geografi « propedeutiche >> o « affini >>) da cui la geografia integrale prende a prestito la maggior parte delle sue fonti e dei suoi documenti per riunirli in un sistema di rapporti nuovi - di cui non voglio giudicare ora la validità - per reinterpretarli con una visione che i geografi definiscono sintetica, e che dovrebbe essere più elevata e vasta di quella a cui ad es. la pedologia, la climatologia, la botanica, la storia demografica, la storia agricola, la storia sociale etc., cioè le discipline << propedeutiche >) o << affini )), portano. E così, per far solo un esempio, nel 1911, cinque tra i più autorevoli docenti universitari di geografia di quegli anni, inviando al ministro della Pubblica Istruzione un memoriale (7) con la richiesta di riforme urgenti per l'insegnamento geografico, scrivevano che « per codesto modo di considerare ·i fenomeni, la geografia integra efficacemente, anzi in modo indispensabile, l'opera delle· singole scienze speciali, aventi per iscopo lo studio dei fenomeni particolari in se stessi, ne11e loro cause ed azioni dirette, nei loro effetti immediati. Ogni scienza fisica - l'astronomia, la geodesia, la geologia, la geodinamica (sismologia e vulcanologia), la meteoro1qgia, le scienza biologiche (zoologia, botanica etc) - ed ogni scienza antropica - dalla antropologia e dalla etnografia alla linguistica, alla sociologia, alla statistica, alle scienze politiche, giuridiche ed economiche - approfondisce lo studio dei fenomeni di cui s'occupa con metodi propri e con propri intenti, dimenticando troppo spesso di considerare l'elemento importantissimo della varia loro distribuzione e la coesistenza nello spazio e nel tempo degli altri fenomeni. La geografia ha lo scopo di riempiere codeste lacune degli specialisti >>. E dopo aver fortemente lamentato che l'insegnamento della geografia integrale risulti diviso fra due o tre Facoltà, chiedevano che « in ogni Facoltà autorizzata ad abilitare all'insegnamento della Geografia nelle scuole medie ,di grado inferiore o superiore, si trovino almeno due cattedre distinte : una di geografia maten1atica e fisica, l'altra di geografia antropica e storica )), e che lo studente di Let- (7) Le riforme urgenti per la geografia nelle Università italiane, relazione presentata da G. della Vedova, C. Bertacchi, L. De Marchi, C. Errera e G. Ricchieri, in « Rivista Geografica Ital. », 1911, pp. 305-331. [56] Bibiiotecaginobianco

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