Nord e Sud - anno VI - n. 57 - agosto 1959

Ad un esame più attento, però, i poteri della Commissione si rivelano assai meno effettivi di quanto si potrebbe a prima vista ritenere. L' « alta vigilanza )) è una formula tanto sonora quanto povera di pratiche conseguenze. L'osservazione fatta prima a proposito del Comitato ministeriale di vigilanza vale a maggior ragione per la Commissione parlamentare. I parlamentari sono, in teoria e in pratica, ancor più oberati di impegni e di responsabilità dei membri di quel Comitato. Come potrebbero esercitare una vigilanza che, per essere effettiva, dovrebbe investire parecchie ore al giorno di programmi radiofonici e televisivi? Possono svolgere tutt'al più un controllo « campionario ))' che però, dato il continuo e cospicuo flusso di notizie e programmi di argomento politico prodotto dalla radio e dalla televisione, rischia d'essere arbitrario (19) o poco rappresentativo. La natura della produzione radiofonica e televisiva non consente il tipo di vigilanza previsto dalla legge. Inoltre, com'è stato giustamente notato (20), i poteri della Commissione sono contraddetti dalla norma che autorizza il Governo, su richiesta dell'ente concessionario, a dare al medesimo istruzioni circa la trasmettibilità o meno di 11otizie sospette d'essere « pregiudizievoli )). Quand'anche la Commissione si trovasse in disaccordo, in simili casi, con il Governo, non potrebbe intervenire che a cose fatte. Questo, poi, solo in teoria: in pratica la composizione proporzionale della Commissione, riproducendo in piccolo il rapporto di forza tra maggioranza e opposizione, rende estremamente improbabile un conflitto tra Governo e Par lamento riguardo alle radiodiffusioni. Se a questo si riducono i poteri della Commissione ad un esame formale, la cognizione della sua pratica attività dal 1947 ad oggi vale a dissipare ogni eventuale dubbio che essa possa aver esercitato almeno una funzione morale. Nel corso delle rare riunioni avvenute durante le passate e la presente legislatura, la Commissione non ha conosciuto che aspri (19) Il Giorno del 16 giugno 1959 dà notizia di « gruppi di ascolto » istituiti da un'organizzazione di sinistra, che dovrebbero naturalmente informare i propri parlamentari, e preparare petizioni di protesta, riguardo all'attività della RAI. Quel partito, dal suo punto di vista, fa benissimo, ma 1~ opinioni che i parlamentari esprimeranno in sede di Commissione di vigilanza saranno strettamente condizionate da esigenz~ propagandistiche e tattiche. · (20) Ernesto Rossi, art. cit. [27] Bibliotecag·inobianco

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