Nord e Sud - anno VI - n. 57 - agosto 1959

Quanto si è detto prima dovrebbe costituire la base per un ordine di priorità negli investimenti statali. Anche se gli indici di dotazione di cui abbiamo precedentemente fatto uso mettono a confronto una ipotetica uniformità che si pone come obiettivo ideale, con le differenze osservate nella realtà, queste possono talvolta essere il riflesso di fattori che tengano conto della dinamica del sistema. Nel nostro caso si è notato che gli indici di dotazion·e « chilometri di strade/ popolazione )) e « viaggiatori chilometro/ popolazione )) per il fatto di far apparire al denominatore la popolazione che è una quantità variabile nel tempo possono mutare a parità di sviluppo della rete, a causa di variazioni demografiche. Una zona nella quale la popolazione diminuisce presenterà un indice L /P in aumento anche in assenza di nuove costruzioni stradali; invece una zona nella quale gli incrementi demografici sono notevoli potrebbe dar luogo ad indici di dotazione decrescenti anche se aumenta lo sviluppo della rete. Per ten_ereconto di questo fenomeno il criterio di distribuzione non dovrebbe esclusivamente considerare la dotazione di strade in rapporto alla popolazione ma anche il modo di variare di questo . rapporto nel tempo (si potrebbe cioè elaborare un indice consistente in un fattore L /P ed in un altro proporzionale al rapporto tra la lunghezza di strade e la derivata della funzione demografica rispetto al tempo). Si giustificherebbe così non solo una priorità di investimenti nelle zone definite di sviluppo ma addirittura una diversa distribuzione a favore di queste zone per tener conto dell'aumento dell'incidenza che esse avranno sul totale negli anni futuri. Il problema come si vede non è di semplice risoluzione sia per quello che riguarda la ripartizione degli interventi che la loro specifica destinazione: tuttavia solo se si procederà ad una impostazione unitaria che abbia lo scopo di massimizzare l'efficienza dei singoli fattori e possa sottrarsi agli interessi di municipio e di collegio elettorale, si darà luogo ad uno sviluppo economico equilibrato che non crei ,disutilità di settore e che garantisca la comunità nazionale contro inutili sprechi e colpevoli indolenze. [122] Bibliotecaginobianco

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