Nord e Sud - anno VI - n. 57 - agosto 1959

Non si può dire che negli anni passati i responsabili degli investimenti abbiano sempre dimostrato di avere una visione d'insieme la quale tenesse conto della produttività differenziale insita in ciascuna scelta e che desse luogo ad un ordinario schema di interventi. Si è invece talvolta soggiaciuto alla pressione di interessi settoriali e locali con risultati che non contribuiscono certamente all'efficienza del sistema. Solo negli ultimi mesi - anzi più precisamente nel periodo del governo Fanfani - si è avuto sentore di una più organica impostazione dell'intervento pubblico particolarmente per quanto concerne la Cassa del Mezzogiorno. Del tutto inesistente è il collegamento tra criteri di investimento nel campo ferroviario e in quello stradale: le varie amministrazioni agiscono in maniera affatto indipendente per cui il problema di risolvere la questione nel suo insieme non si pone neppure. Le recenti polemiche hanno posto in luce queste carenze (6) e si può sperare che in futuro questi temi attraggano maggiormente la. pubblica opinio11e e le autorità interessate. In particolare per il Meridione non sarebbe difficile individuare alcu11i criteri di intervento statale nel settore dei trasporti così che essi assumano un aspetto congruente nell'ambito della politica economica per il Mez- . zog1orno. Le precedenti parti di questa inchiesta hanno messo in luce come esista una tendenza alla concentrazione degli insediamenti di popolazione in zone determinate dell'Italia Meridionale in corrispondenza di vari fattori sia economici che extraeconomici. In particolare si è osservato che mentre in talune zone la popolazione sotta la spinta di condizioni ambientali particolarmente sfavorevoli, tende a rimanere allo stesso livello o addirittura a decrescere, in altre si verificano forti accrescimenti demografici che sono la risultante dell'eccedenza dei nati vivi sui morti e di un saldo attivo del . . . movimento m1grator10. Poichè è da prevedersi che in queste ultime zone (sia di sviluppo ulteriore che di sviluppo integrale, secondo· la terminoolgia usata da Turco) si registreranno, in linea di massima, i più alti saggi di sviluppo dell'attività economica, l'autorità pubblica dovrà intervenire in maniera diversa nelle zone in cui l'espansione è frenata da ostacoli di vario gen.ere, ed in quelle in cui essa si presenta favorita da cause acceleratrici. Mentre neìle (6) S. Rissane: lng. Ferr., N. 1, 1959. [118] Bibiiotecag inobi.aneo

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