fonici ))' e, in generale, di tutti quelli per i quali, a terra o sulle navi, « si impieghi energia allo scopo di ottenere effetti a distanza senza l'uso . di :fili conduttori )>. La dizione della legge era, come si vede, amplissima: copriva praticamente già tutto il campo dele teleradiocomunicazioni. Va detto subito che quella legge, riguardo al particolare aspetto della radiofonia che è oggetto della nostra ricerca, le radioaudizioni circolari, non era in grado .di produrre subito pratiche conseguenze, dato che esse cominciarono ad acquistare rilevanza solo dopo la fine della prima guerra mondiale. Se prendiamo le mosse da questo provvedimento è per la sua importanza nella determinazione di un principio, che ha avuto in seguito proprio sulle radiodiffusioni circolari i suoi più notevoli effetti: il principio della necessità di un rigoroso controllo governativo tanto sugli aspetti tecnici che su quelli sostanziali delle radiocomunicazioni. Molti altri Paesi adottarono allora, in questo campo, il principio del controllo pubblico, ma più spesso limitandolo al lato tecnico, e stabilendo precise garanzie contro gli abusi. Ci furono però anche Paesi nei quali la radiofonia si sviluppò nella più completa libertà: negli Stati Uniti, ad esempio, i primi controlli vennero istituiti dal Governo molti anni dopo l'affermazione delle radiodiffusioni, e non hanno mai avuto altro scopo, a parte il compito della regolamentazione tecnica, che quello di garantire la libera competizione e il rispetto degli interessi delle minoranze (4). In Italia il principio fu codificato sin dall'inizio in modo fortemente restrittivo della libera iniziativa. Il dibattito parlamentare che portò all'approvazione della legge del 1910 si esaurì in pochi interventi, di contenuto prevalentemente tecnico. Tuttavia dalla discussione emergono sufficienti elementi per intendere da quale preoccupazione la maggioranza fosse dominata, e perciò indotta ad accettare quel disegno di legge (5). Fu essenzialmente una preoccupazione di carattere militare. Aveva fatto sensazione, tra l'altro, la <limo- (4) Si vedano in proposito i primi tre capitoli della fondamentale o,pera dì Charles A. Siepmann, Radio, Television and Society, New York, Oxford University Press, 195Q;e anche lo studio di Llewellyn White su e< The Growth of American Radio», a pag. 43 e segg. dell'antologia Mass Communications, Urbana, The University of Illinois Press, 1949. (5) Cfr. gli Atti Parlamentari della Legislatura 1909-13 della Camera dei Deputati, tornate del 4 e del 5 maggio. [10] Bibliotecaginobianco
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