Nord e Sud - anno VI - n. 57 - agosto 1959

Per quanto concerne i rapporti tra le lunghezze della rete statale, provinciale e comunale, si può dire che esiste una tendenza che interessa tutto il territorio nazionale, e che porta ad un au·mento del peso della rete statale a discapito delle altre due. In particolare, per le strade provinciali si verifica da una parte una tendenza all'aumento, a causa del passaggio di strade comunali alle amministrazioni provinciali (oltre, naturalmente, alle nuove costruzioni), e dall'altro una tendenza alla diminuzione, a causa del passaggio all 'AN AS di strade prima classificate come provinciali. In complesso, il· rapporto tra le tre categorie di strade, che era nel 1950 1 :2,5, diviene nel 1956 1: 1,8 :3. Però, mentre per il Nord ia variazione è relativamente modesta (da 1 :2,2: 8,5 a 1 :2, 1 :8,3), nel Meridione si osservano delle differenze assai più sensibili (da 1 :2: 1,3 a 1 : 1,6: 1) che interessano sia la rete comunale che quella provinciale. E' notevqle il caso della Campania in cui la diminuzione nell'incidenza della rete comunale è d9vuta, oltre che all'aumento delle lunghezze delle strade statali e provinciali, ad una notevole diminuzione anche in termini assoluti della rete comunale (1950: km. 3166; 1956: km. 2513); lo stesso fenomeno si riscontra nelle Isole anche per la rete provinciale. In termini di dotazione per unità di superficie (indice L / S) si osserva un aumento per tutto il territorio nazionale per le strade statali, che assume notevoli valori per il Meridione (da 95 a 118 km/1000 kmq.) e per le Isole (da 71,8 a 94,8 km/ 1000 kmq.). Per le strade provinciali si ha un aumento nel Nord (da 131,8 a 135,8) e nel Meridione (da 188,3 a 191,6), mentre per le Isole si ha una diminuzione (da 127,8 a 123,7). Per la rete comunale si ha una diminuzione al Nord e al Meridione, mentre si registra un modesto incremento per le Isole (da 67,6 a 68,9). Nel complesso gli indici di dotazione per unità di superficie passano per il Nord da 729,9 a 736,3, per il Meridione continentale da 408,8 a 423,7 e per le Isole da 267,2 a 287,4. Anche con le correzioni cui prima si accennava lo squilibrio tra Nord e Mezzogiorno è ben lungi dall'essere colmato e l'opera dello Stato in questo settore deve essere considerata al suo inizio, in quanto solo ulteriori e notevoli investimenti di capitali in costruzioni stradali, insieme alla soluzione del problema della viabilità comunale, possono far diminuire ragionevolmente le differe11zeregionali esistenti. [104] Bibliotecaginobianco

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