Nord e Sud - anno VI - n. 56 - luglio 1959

le responsabilità sono solidali, e nessun gruppo o partito politico, per piccolo che sia, può permettersi, come è stato giustamente detto, il lusso dell' evasione, ecco quindi che anche i partiti della sinistra democratica e il Partito socialista sono di nuovo di fronte alla necessità di precisare la propria condottà politica e i propri programmi, di trarre meditata e realistica conclusione dalle discussioni e dalle polemiche dei mesi scorsi, soprattutto di trarre dagli avvenimenti degli ultimi mesi un qualche insegnamento. Alcuni recenti articoli de La, Vace Repubblicana hanno efficacemente posto il problema della condotta delle forze laiche e socialiste rispetto alle posizioni che si stanno delineando in questa fase del dibattito precongressuale democristiano, ed hanno lasciato intendere qual'è la direzione in cui intendono muoversi i repubblicani, quale è il tipo di scelta che intendono fare. Può dirsi altrettanto degli altri gruppi della sinistra democratica e del Partito socialista? Può dirsi che tutti questi ambienti si rendono oramai conto del fatto che le insidie reazionarie insite nella presente situazione italiana li pongono dinanzi ad esigenze e responsabilità nuove, cui non è più lecito sottrarsi? E d'altra parte la politica di « apertura )), che sembra proporre l'organo del P.R.I. a democristiani e socialisti, trova davvero concordi, non diciamo i socialisti, ma anche taluni ambienti della sinistra democra- . tica (si confronti, per esempio, un editoriale dell'Espresso, pubblicato il 21 giugno: « La vera chiusura )))? E, quanto ai socialisti autonomisti, sono disposti a considerare il dialogo con i cattolici per una politica di « apertura a sinistra >) l'unica alternativa possibile a quel « nullismo >) politico di cui li accusa la corrente di Valori e Vecchietti? V'è, infine, una politica della sinistra democratica, di tutta la sinistra democratica, nei confronti del P.S.I., ove si prescinda dalle propensioni di simpatia di questo_o quel gruppo, di questo o quell'esponente più o meno autorevole? Si dovrà pur rispondere a questi interrogativi. Dal canto nostro, come interlocutori in un dialogo che interessa tutti i gruppi e tutti i settori della sinistra democratica, riteniamo che sia per chiunque doveroso recare il proprio contributo all'esatta intelligenza dei problemi di schieramento e di scelte programmatiche che ci stanno dinanzi, e quindi alla loro soluzione; tanto più quando si è convinti che, come già in occasione della crisi Fanfani, anche in futuro (ma per quanto tempo ancora?) l'atteggiamento dei partiti della sinistra laica giocherà un ruolo non secondario, sia che essi vorranno favorire l'incontro tra forze cattoliche, laiche e socialiste su [7] Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==