Nord e Sud - anno VI - n. 56 - luglio 1959

cio e servizi varii è la collina interna e litoranea, della Valle di N ovi, passata dal 12,9 al 15,04%, per la quale giuoca la presenza ,di Vallo della Lucania (15,5% al 1936,26,1% al 1951), centro commerciale ed amministrativo su cui gravita la massima parte del Cilento meridionale ed interno. Discrete percentuali si rilevano nella Valle di Teggiano, per la presenza di Comuni di notevole entità demografica, ed in particolare del centro amministrativo di Sala Consilina. Ricavando inoltre - per zone - le variazioni percentuali della popolazione attiva sulla totale, si ottiene, complessivamente, un valore che va dal 43,28% del 1936 al 45,58% nel 1951; n.ello stesso periodo, la Provincia passa dal 39,14 al 41,26%. Lo scarto, piuttosto notevole, fra gli attivi del Cilento e quelli dell'intera Provincia, va riferito all'incidenza della popolazione contadina, ed al minor grado di istruzione media: già in età giovanissima, avviene l'avviamento al lavoro del contadino cilentano, sia pure in forme marginali e saltuarie, nei varii settori, ma soprattutto in quello agricolo. In particolare, alcune zone prese11tano indici sintomaticamente eccessivi: 1) la montagna interna della Valle del basso Calore, dove si passa dal 50,15% (1936) al 58,97% (1951)- qui tali cifre vanno riferite all'elevatissima percentuale di attivi in agricoltura (87,32%), alla stazionarietà percentuale degli addetti al commercio e servizi varii, al decremento infine che si registra nel settore industriale (dal 6,92 al 5,80%) -; 2) l' « alto Cilento », che passa - per ragioni analoghe - dal 46,25 al 54,06%, In genere, le zone caratterizzate da modesti incrementi della popolazione attiva sono quelle litoranee e pianeggianti; la Valle di N ovi, infine, registra addirittura un lieve decremento, per il maggior grado di attrezzatura nel settore scolastico, e per le funzioni amministrative esplicate da V allo della Lucania. Complessivamente, solo il 73,5% degli attivi nell'industria, in tutto il Cilento, trova impiego « in loco >>; mentre, nel settore del commercio e servizi varii, viene assorbito il 92,9%. Per la Provincia si hanno rispettivamente il 54,96 e 1'82,70%. Solo in apparenza, però, gli indici relativi al Cilento risultano più soddisfacenti di quelli relativi alla provincia; giacchè, alla maggiore capacità locale di assorbimento, non fa riscontro un adeguato livello dei redditi; inoltre, la mobilità della popolazione attiva nel resto della Provincia, Bibliotecaginobianco (84]

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