Nord e Sud - anno VI - n. 56 - luglio 1959

tratezza strutturale del settore agricolo, al quale è addetta per contro la quasi totalità della popolazione attiva (3) La cattiva qualità del terreno che è poco profondo e spesso sassoso; l'indiscriminato disboscamento e il dissodamento dei pascoli montani; la trascurata irreggimentazione delle acque; l'eccessivo frazionamento della proprietà fondiaria che ostacola la meccanizzazione; l'impiego di sistemi colturali arretrati e dannosi: sono, tutti questi, fattori che da troppo tempo agiscono con effetti reciproci nel senso di un progressivo impoverimento. A rovesciare questa situazione, è ovvio, può solo valere un intervento << dall'esterno ». Tutto ciò, con ogni evidenza, si riflette nell'ambiente urbano, dove il distacco crescente tra l'evolvere dei tempi e la persistenza di antiche strutture e di anacronistici rapporti ha dato luogo a processi inevitabili di decadimento: aggravati peraltro dal fatto che il Cilento è forse la più isolata isola del Mezzogiorno (4). E perciò una certa « conclusione in sè » caratterizza cìascuno clegli ambienti urbani del Cilento, come una sorta di monade che, pur simile alle altre, non ha tuttavia con esse alcuna comunicazione. Che il discorso sui valori ambientali di un nucleo urbano presupponga un continuo confronto con quelli del contesto paesistico naturale, è evidente; importa però notare come quest'ultimo assuma di frequente, nel caso del Cilento, anche la funzione di elemento chiarificatore. Quel senso di « fuori del tempo >> che contrassegna le terre cilentane ne accentua anche il carattere mediterraneo; d'altra parte la bellezza della natura è solo timidamente commentata dall'opera dell'uomo. Questa però, ancorchè modesta e frammentaria, rimane per l'urbanista l'esperienza di (3) Ciò beninteso non vale tanto per gli insediamenti costieri1 dove la percentuale di addetti all'agricoltura rispetto al totale della popolazione attiva raggi unge i valori più bassi (come il 44% di Agropoli), quanto per quelli dell'interno, dove la media dei valori si aggira sul 90~~- (4) Può sembrare incredibile che molti paesi cilentani non abbiano avuto, a tutto il diciannovesimo secolo, una strada di accesso: eppure è così. Del resto, solo due strade statali, la 18 e la 166, attraversano la regione, lambita solo tangen zialmente dalla 19; e la viabilità secondaria è ancor oggi del tutto insufficiente. [69] Bibliotecaginobianco / --

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