Nord e Sud - anno VI - n. 56 - luglio 1959

sostanzialmente essa è deprecabile come tute le associazioni e liste ispirate a motivi extrauniversitari, che pure sono da tutti riconosciute e accettate. A giustificazione degli sloveni va però detto - inquadrando il problema in una cornice più vasta - che a Trieste c'è ancora una certa atmosfera di diffidenza e di ostilita nei riguardi della minoranza etnica, per cui questa tende a chiudersi e ad isolarsi. Ci sono a Trieste associazioni del tutto apolitiche, sportive ricreative e culturali che non ammettono tra i loro soci elementi sloveni anche se cittadini italiani. Ciò era giustificabile nel periodo irredentistico e negli anni drammatici del secondo dopoguerra, ma non lo è più oggi. Le associazioni culturali e ricreative slovene, dal canto loro, tendono anch'esse all'isolamento. Gli sloveni hanno un teatro stabile di prosa molto ben preparato, e organizzano manifestazioni culturali, soprattutto musicali, con intervento di complessi artistici jugoslavi di notevole livello; ma questa attività resta ignota - e in un certo qual modo così desiderano gli organizzatori - ai triestini. Trieste, città di confine tra due culture, non è affatto il punto di incontro tra di esse, come sarebbe da attendersi, per ragioni che qui sarebbe lungo esaminare, e che si ricollegano al passato. E il persistere di una situazione di diffidenza reciproca tra i due gruppi etnici, tra gli italiani e la minoranza slava, può spiegare i motivi psicologici che hanno spinto una parte degli sloveni ad assumere anche all'Università una posizione isolazionistica. , Ma proprio nell'Università questo atteggiamento della minoranza slava non è giustificato. Le forze più mature e consapevoli del movimento universitario hanno da tempo fatto cadere ogni pregiudiziale nei riguardi degli studenti della minoranza etnica. Tale atteggiamento è stato apprezzato dagli studenti sloveni laici. È auspicabile che anche gli sloveni della lista « Adria )>, in maggioranza cattolici, dopo 11n an110 di esperienza diretta della vita dell'Organismo Rappresentativo, si rendano conto che i gravi problemi di fondo della politica universitaria vanno affrontati non sul piano di un nazionalismo sterile e inconcludente, ma unendosi agli italiani: altrimenti saranno condannati all'isolamento, con1e già negli anni passati sono :rimasti isolati gli studenti di « Goliardia Nazionale ». 1\fARIO DURISSIMI [41] Bibliotecaginobianco

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