sul ricorso presentato nel frattempo, avverso ali' accettazione della lista slovena, si procedette all'elezione di una nuova Corte, che riespinse il ricorso e fissò la data delle elezioni. l\fa il Rettore dell'Università, vista la situazione caotica che ormai s'era venuta determinando, non diede il consenso per le elezioni. Frattanto era accaduto t1n fatto nuovo: l'Assemblea dell'Organismo Rappresentativo aveva deciso di privare dell'elettorato passivo il « tribuno » Tullio Selieri a causa del suo comportamento scorretto e antidemocratico. Allora i « Liberi Goliardi » cercarono di barattare la restituzione dell'elettorato passivo al Selieri in cambio dell'accettazione, da parte del loro gruppo, della lista slava. I democratici laici e cattolici non accettarono il baratto, quantunque il presidente dell'UNURI Faustini, venuto a Trieste in quei giorni, avesse sollecitato un compromesso: erano in gioco, dicevano i democra .. tici, l'autonomia dell'Università e la democraticità dell'Organo Rappresentativo. Si decise infine di fare comunque le elezioni; i Liberi Goliardi dovettero accettare, con la risenra personale di Tullio Selieri. Il Rettore finalmente dette l'assenso, e gruppi di studenti e di bidelli furono posti a guardia delle ur11e. I fascisti e i qualunquisti che tentarono di disturbare lo svolgimento delle elezioni furono allontanati; sia che volessero, come i qualunquisti, 1na.. 11ifestare la loro avversione a ogni forma di attività seria e di politica uni~ versitaria, sia che volessero come i fascisti inscenare una manifestazione nazionalistica. I fascisti avevano invitato gli studenti ad astenersi dal voto; in realtà l'affluenza alle urne fu normale, perchè votò circa il 40% degli studenti (e non il 30%, come sostiene il de Vidovich nel suo articolo su Il Borghese), cioè la stessa percentuale degli anni precedenti. All'ultimo momento anche molti fascisti e dirigenti di « Goliardia Nazionale » con discutibile coerenza, votarono riversando i loro suffragi sulla lista liberale. I risultati delle elezioni contribuirono a dissipare ogni equivoco: 357 voti e 13 seggi andarono all'Intesa, 324 voti e 11 seggi all'UGI. Le forze che avevano combattuto la battaglia democratic~ ottennero quindi oltre il 60% dei voti. I goliardi liberali e qualunquisti ottennero 6 seggi, la lista friulanoisontina di ispirazione qualunquista ed a sfondo regionale ebbe 4 seggi, e gli sloveni ottennero solo 74 voti e 2 seggi. Si può dir.e, facendo riferimento alle elezioni dell'anno precedente, che il corpo elettorale studentesco non è stato che in minima parte influenzato dalle speculazioni patriottiche tentate dai fascisti e dai liberali. E questo è un dato estremamente positivo. Quanto agli sloveni, essi hanno ottenuto il loro scopo, che era di farsi notare; e di questo devono ringraziare fascisti, qualunquisti e liberali che, dando un grande risalto all'episodio della presentazione della lista e parlando di pericolo slavo in termini apocalittici (si disse, tra l'altro, che gli slavi erano 250, mentre i voti raccolti dalla lista sono stati 74) hanno contribuito a far loto ,una [39] Bibliotecaginobianco
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