Nord e Sud - anno VI - n. 56 - luglio 1959

GIORNALEA PIÙ VOCI Caso La Cavera, Confindustria, Partito liberale La stampa «bempensante» si è data molto da fare per denigrare l'ex presidente della Sicindustria, ing. La Cavera, per presentarlo, cioè, all'opinione pubblica nazionale come uno dei più biechi o dei più sciocchi caudatari dei comunisti. Dal canto suo la stampa comunista e filocomunista non si è data meno da fare per annettersi l'ing. La Cavera: nei titoli e nelle corrispondenze che si sono potuti leggere in giugno sull'Unità e sul Paese era quindi accreditata la stessa tendenziosa qualificazione di La Cavera che 24 Ore e Il Giornale d'Italia si sono sforzati di diffondere. E perfino sulla Stampa, quando, a firma di quell'intelligente « inviato speciale » che è Francesco R·osso, si è parlato del caso La Cavera, e si è cercato di darne una spiegazione politica, abbiamo letto giudizi sbrigativi e tendenziosi; abbiamo avvertito, cioè, l'eco della campagna di denigrazione o di annessione che nei confronti di La Cavera è stata condotta rispettivamente dalla stampa della destra economica e dalla stampa frontista. Ma, proprio negli stessi giorni, abbiamo anche letto, sull'Espresso, quando, come e perchè La Cavera è stato messo sotto accusa dallo stato maggiore della Confindustria. Quando: dopo che l'articolo 2 della legge di proroga della Cassa per il Mezzogiorno era stato approvato con l'emendamento presentato dall'on. Cortese, fissando congrui investimenti dell'IRI e dell'ENi nelle regioni meridionali. Come: con accenti massimalistici, che testimoniano soltanto dell'infantilismo politico di alcuni capitani di industria, che però sono anche i principali dirigenti della Confindustria, coloro cioè che manovrano un formidabile gruppo di pressione e che incautamente sono stati eletti a rappresentare tutto il ceto degli industriali. Perchè: si voleva che anche gli industriali del Sud si schierassero contro la partecipazione dell'IRI e dell'ENI all'industrializzazione del Mezzogiorno, e specialmente contro ogni intervento dell'industria pubblica in Sicilia; si voleva che tutte le Unioni Industriali del Sud accettassero supinamente le direttive di piazza Venezia, prescindendo da ogni visione meridionalistica del problema dell'industria- · [32] Bibliotecaginobianco

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