Nord e Sud - anno VI - n. 56 - luglio 1959

tuttavia Londra aveva sottovalutato l'importanza e la concrete zza dei ' ' legami che si vanno formando sul Continente. Di fronte all'e quivoco· temporeggiare di Mac Millan, Adenauer trovò la ferma adesione di De Gaulle alle esigenze europee ed occidentali della politica tedesca. A Bad Kreuznach il capo della Va Repubblica promise al Cancelliere tedesco l'intransigenza più assolt1ta sul problema di Berlino. L'Economist scrisse in questa occasione che, di fronte a De Gaulle, lo stesso Poster Dulles doveva ormai considerarsi << un vacillante çriptoneutralista >>. Come risultato si ebbe un ulteriore consolidamento dei rapporti franco-tede schi, lo appoggio di Bonn alla tesi francese nelle trattative sulla Z L S, una politica inglese sempre più «nazionale», che si è conclusa con il via ggio di Mac Millan a Mosca, con lo sforzo inglese di portare l'Occident e a Gi-, nevra, con la diffidenza crescente franco-tedesca (e franco-tedesco -ameri-- cana) verso le tendenze all'appeasement di Londra, con la proposta di un Patto Commerciale tra la Gran Bretagna, i Paesi Scandinavi, Svizzera, Austria e Portogallo, che, quali che siano le sue implicazioni econ omiche, segna un ulteriore allontanamento inglese da una politica d'acco rdo con la Francia e con il Continente. La lez.ione fondamentale che si può dedurre da questi fatti è ch e in questa fase storica c'è una convergenza obiettiva degli interessi franco -- tedeschi. Fino a quando i russi controlleranno l'Europa Orientale (compresa la Germania Est) l'unica politica possibile per Bonn è l'acco rdo con l'Occidente e l'Occidente passa per Parigi. Da questo unto di vist a la politica di Adenauer è, nella sostanza, obbligata. Non c'è una vera e propria · alternativa alla politica che il Grande Cancelliere ha perseg uito con coerenza e con slancio così assoluti. Siccome l'unificazione tedesc a è impossibile (salvo che non si verifichi un crollo verticale -dello Stat o Savie- , tico), l'unica alternativa che un Gover?o tedesco avrebbe alla po litica di integrazione con l'Occidente sarebbe una politica di colpi di spillo ai danni ora di Londra, ora di Parigi, ora di Roma; ma senza nessuna pro spettiva seria a lungo termine. Vi sono poi i giornalisti e gli esperti eh.e guardano con preoccupazione all'espansione commerciale tedesca. Costoro asseriscono che l'intere sse do- . minante della nuova in-dustria meccanica e chimica tedesca non è l o spazio dei Sei, ma il mercato mondiale; e ne traggono la conseguenza che l'era di Adenauer e dell'Europa sta p.er essere sostituita dalla fase Erhar d e del [24] Bibliotecaginobianco ~-~~~--~~~-~--~--~--~~

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