CRONACALIBRARIA Gli emigranti di Rimanelli. Il tema dell'·emigrazione meridionale ha avuto una parte notevole, n1a non rilevante, nella pubblicistica postbellica sul 1\fezzogiorno. Le tesi meridionalistiche sull'emigrazione, soprattutto quelle del « secondo » Fortunato, sono state ampiamente riprese e volgarizzate, a volta anche integrate e approfondite, per quel tanto che è possibile integrare e approfondire quando si rimane sul piano del giornalismo, ·sia pure non generico, ma pecializzato. In p articolare, la lotta sostenuta dai più moderni gruppi democrati i del 1\[e7zogiorno contro il duplice sbarramento che alla libera circolazione delle forze la arative opponevano e oppon• gono i divieti contro le migrazioni interne e i provvediment i restritti i delle migrazioni internazionali, riconferma la validità alla definizione d el fenomeno migratorio: « valvola di sicurezza > del Mezzogiorno in rapporto alle crisi economico-sociali derivanti dall'increm·ento naturale della popolazione cui non fa riscontro eguale o superiore incremento dei fattori produttivi. Tuttavia, il discorso tenuto in termini di puro calcolo e o nomico o comunque condotto sol con la dialettica dei con1uni fatti politici, è 1argam nte esposto alla eccezione di unilateralità e di incompletezza. L'emigrazione è un fatto politico nel quale particolarmente drammatico è il sostrato umano, e per il quale, ancor meno che altrove, è ammissibile ignoranza di iuel dramma. Ora, per buona sorte di quanti vorranno ancora rivolgere al fenomeno migrato rio la loro attenzione (e vedremo appresso quanto ciò sia auspicabile in rappor to a fatti nuovissimi), mentre soltanto oggi, grazie al saggio di Compagna edit o da Laterza, si arriva ad una più organica sistemazione della materia in sede politico-economica, già da alcuni anni il dramma umano dell'emigrazion·e è stato r iproposto, con indiscussa sensibilità meridionalistica, da Giose Rimanelli, del quale i lettori di Nord e Sud ricorderanno l'inchiesta sui meridionali a Torino, e sulla cui opera avemmo già modo di esprimerci nell'inchiesta sull'emigrazione molisana, nel f~.scicolo del gennaio 1956. Non sorprenderà che proprio da Rimanelli (GiosE RIMANELLI, Biglietto di Terza, Milano, Mondadori 1959), figlio di emigranti, ed emigrante, in certo senso, lui stesso, l'emigrazione sia assurta a rilevante fatto letter ario. Molisano per nascita, e per la prima formativa esperienza della giovinezza , Rimanelli ha sentito come un fatto del sangue il problema che dall'Unità d'Ita lia ad oggi ha praticamente interessato tutte le famiglie di una regione che, nel s olo ventennio 1905-1925, [121] . . Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==