Nord e Sud - anno VI - n. 56 - luglio 1959

contraccolpi dalla concorrenza degli altri paesi europei. Se si tien conto invero del fatto che esiste una situazione di equilibrio abbastanza generalizzata fra produzione e consumi; che i paesi più progrediti dispongono di limitate capacità di espansione, data la relativamente minore entità della loro produzione; che la vischiosità del settore agricolo è particolarmente elevata, le ripercussioni della creazione del Mercato Comu°:e sull'agricoltura italiana non dovrebbero essere, almeno per vari anni, sfavorevoli, se non. in maniera marginale. Questa conclusione ottimistica - con riserve - non deve però farci dimenticare quanto abbiamo asserito precedentemente, e cioè che le defi_ cienze dell'agricoltura italiana costituiscono il problen1a numero uno dell'economia del Paese, il problema che condiziona la soluzione di ogni altro, che influisce direttamente sullo sviluppo del s,ettore industriale. La capacità di resistenza di una catena corrisponde infatti alla capacità di resistenza del suo anello più debole. 8. - Come abbiamo visto dai dati sopra riportati, la situazione del settore industriale italiano, nel suo complesso, appare più confortante, di quanto forse non si creda comunemente; il grado di efficienza dell'industria del nostro paese non appare infatti così lontano da quella dei suoi « partners », soprattutto da quello dell'industria tedesca. I grandi sforzi fatti per l'ammodernamento e la razionalizzazione delle nostre strutture produttive industriali sembrano aver portato i loro frutti, anche se occorre rilevare che la parte della produzione industriale italiana (17 %) nella produzione industriale comunitaria è assai inferiore all'importanza della popolazione del nostro paese (29,4 %) ,ne.i confronti dell'insieme. E', del resto, interessante osservare che non esistono rilevanti scarti fra i coefficienti di efficienza industriale dei diversi paesi, come invece esistono in agricoltura: la diffusione del progresso tecnico trova infatti minor resistenza e vischiosità nel settore industriale che in quello agricolo. A questo sostanziale equilibrio di efficienza, corrisponde anche u1n sostanziale equilibrio nella composizione della produzione manufatturiera. So. prattutto se ci si riferisce alla media generale dell'Europa Occidentale, la si.. tuazione italiana, se risulta più arretrata nel settore metalmeccanico (20 % invece del 34 %), è invece nettamente più avanzata nel settore chimico (29 % invece del 14 %). Colpiscono inoltre, in questa analo,gia di strutture, l'impor_ tanza della produzione metalmeccanica olandese (41 % invece del 34 % di media generale) e l'importanza relativamnte piccola dell'industria alimentare ita .. liana (12 % Italia; 11,5 % Germania; 20 % Olanda; 13 % media generale). 9. - Siamo così giunti alla fine dell'esame delle principali componenti del reddito europeo, dei principali elernenti della produzione europea. Anche se [105] Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==