REDDITO GLOBALE '.LORDO Reddito nazio- 1Reddito nazio- Percentuale I Percentuale I Percentuale Paesi nale lordo in nale lordo pro reddito lordo popolaz. glo ... 1popolaz. occumiliardi U.E.P. capite in su totale bale su totale pata su totale (1957) a) U.E.P. b) Comunità c) Comunità d) Comunità e) Germania • • • 58 1.120 36,94 31,38 35,24 BelgioLussemburgo . 11 1.170 7,01 5,66 5,12 Francia • . • 48 1.080 30,57 26,82 27,30 Italia • • • • 29 600 18,47 29,42 26,43 Olanda • • • • Il 990 7,01 6,72 5,91 Comunità • • • 157 950 100 ,, 100 100 Fonte: Rapporti e.E.E. - settembre 1958. Da questi dati (che - ripetiamo - debbono essere considerati degli ordini di grandezza, anche se abbastanza precisi per essere significativi), balza evidente la posizione anomala dell'Italia nei confronti dei suoi « partners » comunitari. Con il 26,4 % della popolazione occupata, l'Italia non produce che il 18,5 % del reddito globale; così, mentre per gli altri paesi il rapporto fra percentuale di reddito e percentuale di mano d'opera occupata (c/e della Tabella) dà dei coefficienti sempre superiori a I, per l'Italia questo coefficiente è di circa O,70, cioè inferiore di un terzo a quello degli altri paesi. Questo primo confronto, pur nella sua approssimazione e genericità è sintomatico: questo rilevante s1 carto fra la situazione italiana e quella degli altri paesi ci indica chiaramente che sussis1tono nelle struttu,re produttive italiane fattori che riducono l'efficienza del nostro sistema per rapporto a quello degli altri paesi. Notiamo poi che il coefficiente sopra indicato - che chiameremo per comodità « coefficiente di efficienza relativo » - è ottenuto portando al denominatore la percentuale di popolazio,ne occupata; se lo avessimo calcolato invece tenendo conto anche dei diso·ccupati, esso sarebbe risultato, per l'Italia, del 0,66; inentre quelli relativi a tutti gli altri paesi si sarebbero mantenuti al disopra di I. 5. - Perchè questo scarto? Quale dei settori produttivi italiani po,rta il peso negativo maggiore? Per cercare di rispondere a codesti quesiti, occorre procedere ad un'analisi più circostanziata, passando dall'esame dei dati globali a quelli per settore. Incominciamo ad esaminare la ripa·rtizione della popolazione occupata nel 1956, seco,ndo i grandi settori di attività. Non si può non essere colpiti dalle profonde disparità esistenti da paese a paese per quanto riguarda la . [100] Bibliotecaginobianco
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