Nord e Sud - anno VI - n. 56 - luglio 1959

Data la costante diminuzione della mortalità (circa il 10 %o), e il cortseguente aumento naturale della popolazione, risultante dalla d rifferenza fra nascite e decessi, si prevede che la popolazione della Comunità passerà dai 165 milioni attuali a circa 180 milioni, alla fine del periodo transitorio (I 970-1973). Ma se si considerano i dati particolari, bisognerà fare alcune oss ervazioni. Esiste un certo equilibrio tra Francia, U.E.B.L. e Italia pe r q11anto riguarda le rispettive incidenze di popolazione totale e di popolazio ne occu. pata nei confronti della situazione globale della Comunità. La Ge rmania e l'Olanda, per contro, si differenziano da questa zona di equilibrio c on situazioni nettamente divergenti. Contro il 31,4 % della popolazione globale, la Germania dispone del 35,2 % della popolazione occupata nella Comunità; l'Olanda, che ha il 6,7 % della popolazione, occupa solo il 5,9 % delle forze di lavoro in attività. Per quanto riguarda la Germania, la forte percentuale di popolazi one occupata (47,2 % della popolazio 1 ne tedesca, contro una media del 42 % per tutta la Comunità) è dovuta al massiccio afflusso di rifugiati provenienti dalla zona orientale; la maggioranza di questi 9 milioni di rifugia ti, arrivati nel dopoguerra. era costi,tuita da persone in età di lavoro, in gr an parte aventi una qualifica professionale. Questa massa di popolazione attiva ha potuto così essere immessa nel ciclo produttivo, in modo che l'occ upazione è aumentata, fra il 1950 e il 1957, del 16 %, mentre la popolazione i,n eità di lavoro si accresceva soltanto del 9 %- Questo enorme movimento di immigrazione si è rivelato uno dei principali fattori della straordinaria espan .. sione economica tedesca (del « miracolo » ); se occorreva infatti creare dei nuovi posti di lavoro, la crescente disponibilità di una abbondante, e in gran parte qualificata, popolazio,ne in età di lavoro, ha permesso di evi tare che l'espansione venisse fermata per la penuria di mano d'opera. In Olanda invece l'altissimo tasso di natalità del dopoguerra ha determinato un aumento della popolazione al disotto dei 15 anni (che costituisce circa il 30 % della popolazione totale) più rapido di quello della popolazione in età di lavoro. Notiamo infine che in tutti i paesi, eccetto l'Italia e - per alc uni periodi - la Germania, si è determinata, a partire dal I 945, una situazione di piena occupazione, che ha provocato talvolta delle forti tensioni sul mercato del lavoro, specialmente in Francia. ove notevoli possibilità di s viluppo, per esempio nella edilizia, sono state frenate dalla penuria di mano d'opera. 4. - Passiamo ora a vedere che cosa produce questa popolazione. Abbiamo indicato più sopra che il reddito totale lordo della Comun ità nel 1957 si è avvicinato ai 160 miliardi di U.E.P. così ripartiti: [99] Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==