Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

non passibili di sfruttamento da parte delle collettività di proprietari. Date queste condizioni, si imponeva una modifica di tutta l'operazione immobiliare, di tutto il parcellario cioè, sia pubblico che privato. Ma poichè questa modifica non avrebbe potuto realizzarsi che successivamente ad una ricomposizione particellare (remembrement) si rese necessario fondere le proprietà in una sola, e procedere in un secondo tempo aìla sua redistribuzione. Durante un certo tempo, quindi, i proprietari vennero letteralmente espropriati, e restarono titolari di un credito in natura. Ma, perdendo la proprietà dell'antico terreno, essi non persero i loro diritti, e non fecero che mutare l'oggetto della loro proprietà. La Associazione sindacale del ren1embrement, che prese a funzionare nell'autunno del '46, rese esecutiva una legislazione i cui punti salienti consistettero, da un lato, nel carattere autoritario ed obbligatorio della ricomposizione particellare, e, dall'altro, nell'assenza dello Stato dalla conduzione delle operazioni; le quali restarono infatti affidate ai proprietari, raggruppati nelle Associazioni sindacali. Dovettero trascorrere cnque anni perchè la legge del 18 ottobre 1946 diventasse <<esecutiva», ma si ricomposero 200 mila parcelle, per un totale di circa 20 mila are; qt1alcosa come due volte e mezzo la citta di Parigi. Quanto al problema degli affitti, essi sono ancora, in Francia, tra i più bassi dell'Europa occidentale. Ma hanno continuato ad aumentare, ogni semestre, in conformità alle disposizioni legislative anteriori al '57. Il governo, inoltre, secondo il ·disposto di una legge del giugno dello stesso anno, avrebbe dovuto preparare un nuovo indice degli affitti che te11esse conto dell'evoluzione dei costi di ricostruzione e del potere di acquisto degli affittuari. Ma sino ad oggi tale indice non è ancora stato stabilito. Non ostante il grande numero di alloggi che si è costruito in Francia nel 1957 (2), la penuria di abitazioni è tuttora molto rilevante. La costruzione privata rappresenta il 70 % del totale degli alloggi costruiti nel '57; quella dello Stato - per opere di ricostruzione e per quelle destinate ad una particolare categoria di occupanti (Habitations à Loyer Moderé) - circa il 25 %-Quanto alla mano d'opera impiegata, la Francia veniva, nel '57, subito dopo la Germani:i, l'Austria e la Svizzera, e nello stesso anno (2) L'indice di abitazioni costruite nel 1957 ogni mille abitanti è pari a 6,2, ed è quindi superiore a quello dell'Italia (5,8). [91] Bibliotecaginobianco

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