Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

Allo stesso. Napoli, 13 gennaio 1944. Pietro mio, è un gran pezzo che non ti scrivo. Le mie giornate passano turbinose, fra pratiche amministrative, sedute di commissioni, beghe per requisizioni di locali, trattative con comandi alleati, articoli e discorsi da scrivere sul tamburo: il tutto complicato da difficoltà d'ogni genere, perché mancano quasi tutti i telefoni; tranne le funicolari i mezzi di trasporto mancano; la macchina che son riuscito a procurare al rettorato è spesso guasta e spesso ferma per mancanza di benzina. Il personale dell'università è in crisi per mille motivi. Tuttavia arrivo a spingere avanti la barca, e forse questo istituto mezzo incenerito dai tedeschi e mezzo diroccato dai bombardamenti aerei è quello che funziona meglio di tutti. Così improvvisamente ho acquistato una grande notorietà. Non ti dico i complimenti adulatorii, che qui a Napoli sono particolarmente disgustosi, e a me che esco da una solitudine ventennale fanno particolarmente disgusto. Ma tant'è, bisogna pur fare qualche cosa e ostinarsi a sperar che il genere umano possa divenire men .ributtante di come si è rivelato in questi • a11n1. Allo stesso. Salerno, 3 maggio 1944. Figlio mio, dopo una faticosa giornata di lavoro, trovo un momento di respiro per scrivere a te, povero mio passerotto in gabbia. Gli anni hanno un bel passare, tu sarai divenuto un uomo maturo, ma io ti penso sempre come il bambino figlio della pace (1 ). Che devo dirti Pietro mio? Dopo l'uragano del rettorato nell'università incendiata ora c'è l'altro del ministero ( 2 ). Dopo aver patito per vent'anni il fascismo ora devo portar la croce dei guai che ci lascia in eredità in un paese distrutto. La situazione politica è difficile e spinosa, il disordine è immenso. Non c'è altro da fare che sacrificarsi. Mi aiuta Albeg- ( 1 ) Nato nel settembre '19, così veniva chiamato dal padre. ( 2 ) Il 21 aprile 1944 gli fu offerto il Ministero della Pubblica Istruzione ed accettò; quel Governo, il primo cui aderirono i partiti del C.L.N., ebbe sede - com'è noto - a Salerno. [83] Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==