Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

è stata fermamente e giustamente denunciata dal Mondo, dall'Espresso e dalla Voce Repubblicana. Ma lasciamo l'on. Malagodi alle sue fatiche di liquidatore del liberalisnio del Partito liberale. Quel che a noi interessa è soprattutto questo: quale atteggiamento terrà la DC di fronte alle pressioni del << massimalismo liberista», e soprattutto di fronte a problemi che vengono a scadenza, e che non possono certo essere affrontati in un clima intimidatorio e di polemica astiosa e inconcludente? C'è in generale il problem,a della i12dustrializza-- zione del Sud, per la soluzione del quale non si può prescindere dall'impe.. gno diretto dello Stato, come l'esperienza inglese ed americana di intervento in zone depresse e sottosviluppate hanno largamente provato. E c'è in particolare la questione dell'energia nucleare, a proposito della quale La Voce Repubblicana giustamente si augura che la nuova legge - la quale sta per esserepresentata dal ministro Colombo al Consiglio dei Ministri e alle Camere, - « assegni al nuovo orgariismo, destinato a raccogliere l'eredità del CNRN, le funzioni di coordinamento anche nel settore della produzione di energia elettronucleare almeno per le iniziative statali» (e su questo punto anche noi attendiamo alla prova l'on. Colombo); e si augura che si gettino << sin d'ora le fondamenta per un pool elettronucleare, atto a trasfarmarsi in Ente nazionale per l'energia nucleare, quando il Parlamento si renderà conto che non è possibileaffidarsi ad iniziative singole in un settore, che comporta ancora oneri e rischi assai sensibili per le imposte singole, mentre le riduce al minimo per un complesso di iniziative coordinate>>. Questi ed altri problemi del genere sono quelli che possono dare luogo a una nuova maggioranza di centro-sinistra:alla cui formazione potrebbero concorrerein modo determinante tutte le forze meridionaliste e antimonopoliste della DC; e anche forze meridionaliste clie ancora coabitano con Malagodi nel PLI o che ancora tollerano nella Confindustria l'indirizzo politicamente inaccettabile che i De Miche/i e i Faina hanno· imposto al padronato italiano; per non parlare infine di quelle forze che potrebbero, con un atto di responsabilità politica, rendersi finalmente disponibili per rovesciarel'attuale trend della politica italiana: << disponiblii per le riforme di struttura» e per fare del nostro paese un paese più moderno. C'è però un monito che vale per tutte queste forze: domani, e non dopodomani. [6] . ·' Bibliotecaginobianco

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