Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

Me ne venni giù per i Champs Elisées e per piazza della C.oncordia, e proseguii per la Madeleine, specie di tempio greco vastissimo, ma, specialn1ente nell'interno, privo del senso del grandioso. Sull' opistodamo la statua d'uno dei quattro evangelisti, S. Luca, era decapitata. L'aveva colpito nel 18 un proiettile della Berta tedesca che cannoneggiava Parigi da più di cento chilometri. Nella strana quiete d.omenicale mi gustai la Rue S. Honoré, la piazza di Vèndome, la chiesa di S. Rocco, dove il Manzoni senti la prima vocazione religiosa e discesi al Louvre. Stamane sono andato a fare t1na visita a due miei colleghi francesi: accoglienze oneste e liete. Parlammo a lungo. Con mia soddisfazione reggo benissimo la causerie su argomenti di studio. Noto che hanno una meravigliosa abilità a reggere il discorso anche non avendo nulla da dire. Credo di non aver lasciato una cattiva impressione, e non mi son sentito per nulla minore di loro. Nel pomeriggio sono finalmente andato alla << Nationale ».. Il funzionario per cui avevo un biglietto di presentazione era in vacanza. Veramente non ho molto da lodarmi della cortesia degli altri impiegati che mi lasciarono nel ginepraio della complicata burocrazia che regge l'immenso istituto. Ma .finalmente riuscii ad avere un libro. Ora ho fatto proposito di lavorare sul serio e di concedermi svag.o solo quando sarò contento del lavoro compiuto. I giorni passano. Per Parigi mi muovo abbastanza bene. Ne ho afferrata la pianta. Mi dà grande molestia l'attraversare le strade e le piazze. Ma sono attentissimo. Ho sempre l'impressione che tu mi guidi pel braccio. Non ho ancora acquistato molta pratica col francese per i minuti affari, mentre sento che non proverei molta difficoltà a tenere una lezione in francese. Cosa vuol dire essere un acchiappanuvole ! Alla stessa. Parigi, 23 settembre 1932. ... In questo alleggerimento generale, in qualche momento mi risorgono le ambizioni di grandi opere e lavori amplissimi. P.oi ne ho quasi rimorso... Perciò freno l'ambizione, e continuo con doverosa costanza. Chissà forse è meglio lasciare un'opera tenace, senza aver avuto nessun compens.o, che frt1ttifichi da sola per altri. ~ [66] Bibl iotecag inobianco.

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