Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

Alla stessa. Z.d.g., s.d. [ma 23 maggio 1918]. Questa notte si chiudono i tre anni di guerra. Chi ce l'avrebbe detto! Quante lotte, quante fatiche e quanti dolori, e quanta fatica! Il peso è enorme e l'impresa angosciosamente lunga. Dio ci assista. Ricordi quei giorni? Eravamo nella nostra casa di Cefalù, e la guerra che s'era scatenata nei giorni delle nostre nozze ci travolgeva e rompeva l'incanto di quel nido di pace. Alla mia patria non mi pare di aver dato molto, specialmente ripensando agli infiniti che han dato la loro vita, ma ho la coscienza tranquilla per aver dato volenterosamente, senza esitare. E son disposto a faticare e a soffrire di più, ma non so, vorrei più pr.oficuamente di adesso. Mi par d'essere impiegato male, e che da me non si sappia trarre quello che saprei e vorrei dare. Alla stessa. Z.d.g., 20 giugno 1918. ... Si comincia a respirare un po' di calma: il nemico an,che stanotte ha sferrato un attacco che è stato sventato sanguinosamente, e ora sta quieto. Piove e il fiume cresce, e le passerelle degli austriaci rischiano di esser portate al diavolo, se ne hanno ancora: e i prigionieri che si fanno han fame! --- Son giornate queste che danno un refrigerio, anche in mezzo a fatiche indicibili: l'esercito italiano è risorto: ieri sono stato in linea ad aggiustare dei tiri e ti posso assicurare di non aver mai veduto le fanterie cosi ardite ed agguerrite nel corso d'un'azione sanguinosa. Oramai si può esser sicuri che questo slancio offensivo del nemico è stato sanguinosamente represso: forse ritenterà di qui a qualche tempo: ma gli ulteriori sussulti di questa offensiva hanno 1 ben poche p.ossibilità di successo. E il margine del litorale che ha occupato è una rovina per esso: mantenervisi gli sarà ben difficile, e subirà perdite spaventose. Per la mia batteria è subentrato un periodo di calma relativa. Spariamo sì e qualche volta furiosamente, ma l'orgasmo e il furore dei primi due giorni è cessato. Ci siamo riordinati 11ella nuova posizione, le munizioni non ci mancano e gli spiriti sono alacri e sollevati: 110nun soldato si lagna delle fatiche, nessuno conta le notti perdute. Che tutto ci avvicini alla fine vittoriosa. [58] Bibliotecaginobianco

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