Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

e fra le rocce 1 bige, sul suo terriccio rosso ha messo fuori un po' d'erba verde e qualche fiorellino bianco e qualche viola e i suoi biancospini sono fioriti: poveri fiori sulle ossa d'infiniti morti. Allo stesso. Z.d.g., 3 aprile 1917. Caro Miro, i miei auguri a te che vai soldato. So che ne sei contento perché il buon sangue non mente (1 ). Mi arrischio a darti qualche consiglio, perché ormai da due anni faccio questa vita. Tu parti con entusiasmo. Va bene, Miro car.o. Ma bada di consolidare questo tuo entusiasmo in una ferma tenacia in una resistenza caparbia; senza di che ogni entusiasmo si frange dopo le prime prove. Più ancora che il riscl1io ti opprimerà il disagio, più eh~ la fatica ti snerveranno le lunghe attese, le stasi opprimenti. La guerra ti si presenter~ sotto una faccia ben diversa da quella che tu immagini nella baldanza dei diciotto anni. Bada di non fare come tanti, che non trovando la guerra bella ed eroica nella foggi a che si sono immaginati sbuffano e sbraitano, e buoni soldati per una guerra immaginaria, sono cattivi nella guerra reale. Non ti scoraggiare se nei colleghi, nei superiori non trovi quel bollore di cui ciarlano i giornalisti, se senti parole di stanchezza e di scoramento. Pensa che noi italiani siamo soliti mascherare sentimenti saldi e forti sotto una buccia di scetticismo, e che abbiamo sempre un profondo senso di pudore per i nostri intimi ideali; pensa che gli uomini in guerra si frustano prima della nazione, e che gli stanchi e i malcontenti sono una necessità di guerra come i morti e i feriti. E contro tali atteggiamenti non conviene reagire a parole, ma con fatti, infondendo e comunicando la freschezza delle tue forze, colla solerzia, con l'esempio a chi è stanco di due anni di durissima vita di sacrifizi. La guerra è ben più dura di quanto la descrivono i faciloni dei giornali, ben più tremenda e dolorante. Non ti esporre inutilmente per baldanza o temerarietà. Moltissimi hanno qui perduto inutilmente la vita che poteva esser meglio impiegata. Sta sicuro che il rischio visita tutti quassù, senza bisogno d'andarlo a cercare, e che in tali 1nomenti il coraggio non è mai troppo. Se sarai ufficiale pensa che il pover.o contadino, l'analfabeta a cui si chiede il sacrificio supremo non può inten- (1) Il Zona, figlio e nipote di garibaldini. Bibliotecaginobianco . [54]

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