Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

scoppio secco lacerante, che poi si propaga in un boato lungo da temporale per gli echi delle valli. Incassati nella valle non sentiamo tanto i colpi delle batterie delle altre valli, ma di tanto in tanto si sentono passare rombando e fischiando i proiettili destinati agli austriaci. Ci deve essere un uragano di ferr.o e di fuoco sulle loro posizioni. Alla stessa. Z.d..g., 9 agosto 1916. ieri Gorizia è caduta, e questa volta pare definitivamente. Gli austriaci sono in rotta e pare che la nostra cavalleria li insegua. I prigionieri passano a migliaia, ufficiaìi, soldati magiari dalla faccia giallognola e i lunghi baffi, slavi biondi, tedeschi arcigni, vecchi e giovani. Si comincia a parlare delle artiglierie conquistate: e la vittoria rapida che in tre giorni ha p.otuto conseguire ciò che non si era ottenuto in quasi quindici mesi di guerra, solleva l'anima dal malessere e dai dub•bi suscitati dai guai del Trentino che avevano in qualche momento fatto dubitare che noi non sapessimo fare la guerra. L'azione è stata meravigliosamente preparata ed eseguita, e ora siamo tutti con l'animo contratto dal desiderio che possa essere proseguita fino agli estremi limiti, che possa essere se non la vittoria decisiva, almeno la vittoria che fa fare un gran passo avanti verso la conclusione finale. Ci aprisse la via di Trieste! Ma non conviene sperar troppo per non provare delusioni, ·basterà che si faccia il possibile perché la vittoria non rimanga sterile. E credo che chi comanda a questo abbia provveduto. Speriamo di poterci spostare presto per impedire agli austria,ci di fortificarsi su altre linee. Ad ogni modo posso dire che la mia batteria è f.ortunata. In Trentino giunse quando gli austriaci cominciavano la ritirata, qui ha partecipato all'azione che ha rotto le linee nemiche. Alla stessa. Z.d.g., 24 agosto 1916. Non ·credere che la guerra sia sempre eccitamento e febbre. Il più delle vo_lte è un lavoro sfibrante senza rip.oso. Guardo le trincee sconvolte e penso che furono costruite di notte sotto il fuoco nemico dai fant.accini carponi, forse digiuni. E la fanteria è l'unica ·arma che provi la suprema ubbriacatura dell'assalto! E ha dovuto compiere questo spaventoso lavoro di talpe! \tiene spavento a guardare l'enorme lavoro della guerra. [51] Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==