Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

L'obiezione per così dire congiunturale sembra assai più discutibile; il rischio di prevaricazioni v'è sempre in tutte le cose umane: ma anche ammesso che qui sia più grave ·che altrove, non per questo bisogna restare inoperosi, poichè si possono accortamente escogitare tutta una serie di meccanismi che, se non rendano ,definitivamente impossibili le temute prevaricazioni, le infrenino e le penalizzino ad un punto tale da far ritenere preferibile alle varie forze politiche il non esercitarle. Che se poi si ritenesse che in Italia vi sia110forze disposte a prevaricare, costi quello che costi, allora ogni prudenza sarebbe inutile: i dittatori non l1anno mai avuto bisogno di u.na legislazione sui partiti per sopprimere i loro avversari! D'altro canto non riesco ad intendere come si possa pensare di regolare talune materie senza regolarne altre. << Soprattutto - ha scritto, ad esempio, Mortati - occorrerebbe se non proprio adottare il sistema nord-americano delle primarie, imporre che le candidature vengano pro-- poste in apposite assemblee di partito, sulla base della relazione di apposite commissioni elette dagli iscritti, prescrivendo altresì che i candidati già investiti del mandato espongano un preciso rendiconto dell'attività svolta, e consentendo agli intervenuti sia di esprimere motivati apprezzamenti sulle qualità dei singoli candidati, sia di chiedere conto dell' esclusione di determinati nomi ... » : ma chi o cosa garantisce che sìmili assemblee non possano essere truccate? Evidentemente solo una precisa ed attenta legislazione, ,che consenta a qualsivoglia iscritto di adire la magistratui:a allorchè ritenga che un suo diritto di iscritto sia stato violato. E si può ottenere ciò senza una specificazione per legge ·dei « diritti » di un iscritto ad un partito politico? E, finalmente, perchè stabilire una simile procedura, con le connesse possibilità di impugnativa, solo per le assem• blee da cui devono emanare le candi,dature? Che forse le discussioni sulla linea politica di un partito e le assemblee attraverso le quali si preparano i congressi nazionali, non sanò altrettanto o, in qualche caso, ancor iù -importanti? E perchè, dunque, garantire la libertà di scelta ,del candida-- to e non quella di scelta della politica ·del partito, che nei partiti di massa odi~rni, nei quali esiste una certa disciplina di voto per gli eletti, è più rilevante dell'altra? Naturalmente qui la materia è più difficile e qui più che altrove le obiezioni all'intervento legislativo dello stato possono avere un peso maggiore: pure, l'ostacolo può essere aggirato e si può dare forse una soluzione ai problemi attraverso un intervento indiretto. Perchè [23] Bibliot~caginobianco

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