Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

to all'altro alcuni dd diretti che si lamentano piò trequentemente e che, com'è ovvio, si coloriscono diversamente secondo le convinzioni e la militanza politica di chi li denuncia. Ed è appena necessario avvertire che altri se ne potrebbero aggiungere assai facilmente, togliendoli dalla stampa quotidiana _osettimanale o dalle riviste specializzate o anche solo dalla osservazione di ciò che quotidianamente accade. Ma ognuno può intendere che in questo cahier de àoléances ( e si badi che gli altri che vengono presentati non sono di solito più ordinati) v'è una confusione indicibile, v'è la tendenza a mettere tutto sullo stesso piano, e che v'è, pertanto, la esigenza primaria di stabilire, un ordine rigoroso. Solo che per comodità di discussione l'ordine non puç>essere stabilito a posteriori, ma deve farsi intorno ad ipotesi di lavoro, che non si assumo.fioa caso, ma sono già, a loro modo, un primo frutto dell'analisi delle questioni. A me sembra che si po'>sadire che due sono i punti fondamentalì da sottoporre ad esame, due sono le sfasature principali che minano oggi la stabilità o l'armonico sviluppo delle istituzioni d.emocratiche nel nostro paese. Prendendo a prestito un linguaggio che apparirà impreciso (ma che sarà precisato subito) si può aggiungere che la prima di queste difficoltà è nel seno della società politica e che la seconda deriva da una contrad- - dizione tra questa società politica stessa e la società civile, contraddizione che in altri paesi è già esplosa da un pezzo, onde il problema è ormai chiaro alla coscienza di tutti (anche se le soluzioni non appaiono sempre soddisfacenti), mentre in Italia covava già da tempo, ma solo da poco è apparsa manifestamente. E, come 'si può intendere già da questo cenno, sono entrambe questioni che superano di molto la responsabilità di questo o quel partito: se proprio si volesse fare una ricerca sulle responsabilità bisC?gnerebbeiniziare un discorso assai vasto e complesso e sottoporre ad una analisi implacabile innanzitutto le insufficienze della nostra cultura (e non della nostra soltanto). Il difetto interno alla società politica pare consistere 1n un décalage che s'è venuto a creare tra l'evoluzione delle forze politiche e· quella dei nieccanismi che, per così dire, istituzionalizzano queste forze politiche medesime. Gli storici militari delle guerre franco-tedesèhe usano ripetere che nel '70 come nel 1914 e nel 1940 i francesi erano in ritardo di una ------ guerra. Si potrebbe dire paradossalmente che l'Italia è in ritardo di· una riforma istituzionale: la· nostra costituzione, che sarebbe stata ottima [18] BibliotecaGino Bianco

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