apparirebbero, sl, condannati ad essere espulsi dal tessuto cl.ella vita pubblica, ma, col loro coraggio disinteressato, contribuirebbero a serbare intatto un patrimonio morale attraverso la caligine della disperazione presente. Sono, questi, giudizi e atteggiamenti e stati d'animo di cui sarebbe assai agevole mostrare i limiti, ma che insieme sono t1n sintomo del disagio che effettivamente esiste nel nostro paese e ·di cui sarebbe sciocco e pericoloso dissimularsi le ragioni obiettive. L'ottimismo di un Candide benpensante non resisterebbe a lungo ad un'analisi vigorosa e schietta: v'è una ,degradazione degli istituti della libertà e v'è una degradazione della società .Politica e di tutte le forze che la compongono, non solo innegabile ma preoccupante, e che parla da s.ola. Se è vero (ed anche qui l'esperienza francese è illuminant•~) che la polemica in,discriminata contro partiti e classi politiche e contro le istituzioni democratiche è prova di una profonda irresponsabilità, se è vero che c'è sempre il rischio di mettere in movimento un meccanismo che pt1Òan.dare assai più in là di quanto gli uomini in buona fede possono prevedere, che c'è, insomma, il rischio di bruciare le parti sane con quelle malate e di uccidere l'organismo; è vero, altresì, che la rinuncia a vedere attentamente ciò che non funziona, a denunciare le disfunzioni in atto ed a proporre le riforme più adatte, può essere altrettanto pericoloso. Il senso di responsabilità non equivale al silenzio ermetico, al rifiuto della critica: che anzi l'intervento chirurgico tempestivo è sovente più efficace delle cure mediche estenuanti. L'impegno democratico non è fatto soltanto di fedeltà, ma anche di costante vigilanza e di prontezza ad intervenire per restaurare gli equilibri minacciati o per innovare audacemente là dove v'è necessità di innovare. Pure, il riconoscimento di quella che abbiamo chiamata una degradazione degli istituti della libertà non implica automaticamente il riconoscimento della validità delle motivazioni che di solito sono offerte. Quando si afferma che l'esperienza francese è la riprova che il problema non è soltanto italiano ma europeo e che i regimi democratici sono ormai superati, si dice troppo o non si dice nulla. Poichè in tale affermazione manca totalmente ogni indicazione d{ che cosa sia superato e di quale meccanismo non serva più allo scopo per cui fu escogitato; si mette tutto sullo stesso piano, si travolge tutto in un fumoso rifiuto ed in una non meno fumosa richiesta di ammodernamento: e vien voglia di respingere con . [16] Bibliotecaginobianco .
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