Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

Problemi istituzionali della democrazia moderna di Vittorio de Caprariis La crisi che ha travagliato e travaglia la Francia, la fine della Quarta Repubblica e l'avvento di un nuovo regime il cui assetto istituzionale desta gravi preoccupazioni pel destino della libertà in quel paese, hanno dato una pungente attualità ai discorsi sulle insufficienze cl.elleistituzioni democratiche in Italia. Anche da noi si sono scoperte crepe e disfunzioni, si sono constatati difetti e vizi organici, e le richieste e le proposte di riforme più o meno radicali si sono fatte più frequenti e nutrite. Si è cupamente parlato, da qualche parte, di non so che tradizionale incapacità del popolo italiano a dar vita a libere istituzioni; si è perfino affermato che i regimi democratici (almeno del tipo che si conosce nell'Europa occidentale) avrebbero fatto il loro tempo e che sarebbe necessario, pertanto, sostituirli con sistemi più moderni; si è, finalmente, accennato ad una malattia morale, che paralizzerebbe le coscienze dei più, ad una crisi di sfiducia, sopraggiunta ad un decennio di distanza, o poco più, dagli entusiasmi del '45, per il naufragio delle illusioni che allora si nutrirono, per il fallimento della << Repubblica pura e dura>>, che in quei momenti si ritenne possibile. Ne è mancato chi ha indicato nel dilagante conformismo la ragione principale delle dìflicoltà attuali: le illusioni e gli entusiasmi del '45 o del '46 - si argomenta - erano pur segno di una volontà d'azione, di una energia creatrice; ed oggi l'una e l'altra avrebbero una vita stenta e grama in un paese sottoposto ad una profilassi sterilizzante, si conserverebbero intatte solo in piccoli gruppi di audaci idealisti, i quali [15] Biblioteéaginobianco

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