posteriori, e quindi con valori superficiali differenti (ma nemmeno sempre, per l'uso generalizzato dei materiali tradizionali) - è ancora quella primitiva: data anzitutto dalla scelta di una scala estremamente modesta, e da una libertà e spregiudicatezza di invenzioni formali, che configurano un ambiente ricchissim'J di episodi prospettici, di scorci impreveduti, di articolazioni edilizie, in cui la povertà dei mezzi fa risaltare maggiormente l'efficacia espressiva raggiunta. Risultano quindi ancora più appariscenti lo stridente contrasto, la au.. tentica soluzione di continuità, funzionale e formale, tra la città antica e i nuovi quartieri: la miseria che nella prima trovava una propria dignitosa e corretta espressione edilizia mostra nei secondi soltanto la propria faccia di squallido disordine. Nel 1447, con la «Prammatica>> aragonese che sancisce l'istituzione del « Tavoliere delle Puglie », viene finalmente attuato una classificazione dei terreni. Tradotta in termini di localizzazione geografica, essa determina, se non altro, un assestamento, un ordine, nella situazione troppo a lungo fluida ed incerta. « T ~rre salde >>e « terre di portata >>furono chiaramente individuate con la delimitazione delle «locazioni>> fiscali; i varii agri furono divisi, nei riguardi dei titoli, in terre demaniali, terre feudali << difese>>, terre feu,dali soggette agli usi civici, terre dell'Università « di-- fese » e non, terre ecclesiastiche << difese >>e non. E' bene sottolineare come all'epoca dell'istituzione del « Tavoliere >>il fenomeno dell'inurbamento delle popolazioni ·rurali non fosse ancora un fatto compiuto: fu appunto il dilagare delle colture cerealicole e della pastorizia ad incrementarlo in misura sensibile. Un riflesso assai significativo ,di questo ,complesso di vicende (soprattutto -del loro lato economico) è messo ìn luce dall'andamento dei « fuochi». Per tutto il XVI sec., infatti, si l1a un incremento in varia misura sensibile, cui succedono o una stasi (come per Venosa) o un lieve decremento (come per Lavello), seguiti ancora da un brusco precipitare .dell'indice. «Caduta», chiaramente riferibile a fatti economici - fiscali, quindi - interessanti l'intera regione: dal 1648 al 1669, la tassazione di Potenza passa da 1278 ad 803 «fuochi>>, quella di Melfi da 2180 a 1281, quella di Venosa da 1057 a soli 473, quella di Lavello da 600 a 421. Appare da ciò come i vantaggi derivanti all'economia regionale dalla regolamentazione sancita con la Prammatica aragonese del 1447 fassero an- [117] Bibliotecaginobianco
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