Nord e Sud - anno VI - n. 55 - giugno 1959

consistenza demografica. A Torino ci sono circa 1.631 abitazioni (2.743 nell'intera provincia) le quali ospitano più -di 4 persone per vano~ 3.446 che ne ospitano più -di tre, 13.616 che ne ospitano più di due. In totale, le abitazioni sovraffollate rappresentano ben 1'8,3% ,del totale delle abitazioni~ Il quoziente, molto alto anche a Milano e nel Veneto, diminuisce in Emilia e in Toscana, cresce ancora nell'Italia centrale, tocca gli indici più elevati nel Sud: a Napoli esso rappresenta più del 46% del totale delle abitazioni (di questa percentuale l'aliquota maggiore si riferisce ad abitazioni con più di quattro persone per vano), a Bari il 45,4%, a Catania il 40,2°/4, il 36,4% a Palermo (17). Recentemente Mario Coppa, in uno studio sul risanamento (18) - dopo una attenta rassegna delle soluzioni del problema adottate in Svizzera, in Inghilterra (19) e in Germania, e dopo un'accurata analisi della situazione italiana ha proposto una nuova metodologia per affrontare in maniera razionale il problema 1del risanamento degli abitati, dando il giusto peso e rilievo ad un duplice ordine di esigenze: a quello che si riassume nella necessità ,di ristr11ttu1are gli abitati in condizioni economico-sociali positive, e all'altro, che si riassume nel rispetto architettonico-ambientale delle forme (20). Il Coppa insiste, giustamente, sull'impostazione di (17) Indice significativo rispetto all'improprietà dell'abitazione è quello relativo ai servizi igienici: n1entre in Piemonte soltanto il 2,5% delle abitazioni è sprovvisto di acqua potabile e di latrina, nel Veneto la percentuale sale al 10,02%, ;a più del 28% in Umbria, è pari al 20,2% nella Campania, al 59,2 per cento nella Basilicata, al 52% in Calabria, e al 20,6% in Sicilia. (18) Cfr. Risanamento nel rione di Capodimonte, edito dall'Amministrazione comunale di Anrona (958). (19) Bernard Newman riferisce, in Society in trans.ition (New York, 1952, pa-- gina 95), di uno studio compiuto a Liverpool: tra le persone trasferite dai tuguri ad abitazioni degne, « dopo un breve periodo nelle nuove case il crimine era diminuito del 25% della sua incidenza precedente, la mortalità era caduta dal 50 al 25 per mille, la tubercolosi dal 4 all'l,9 per mille. (20) Cfr., ancora in Coppa, a pag. 30, a proposito del risanamento del quartiere di S. Croce a Firenze e del piano del 1934-36, del quale il Coppa dice, appunto, che « non vi si manifestano preoccupazioni di carattere sociale», per la sistemazione degli abitanti e per un equilibrio del mercato nelle aree. Nel piano di Angelini per il risanamento di Bergamo alta, si manifesta invece, sempre secondo il Coppa, il << rispetto verso l'organismo urbano nel suo complesso e nei singoli elementi costitutiBibliotecaginobianco . [102]

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==