della scuola, ecc.), cercare di migliorare l'economia delle regioni anche integrandola con attività complementari non agricole. Sono, queste, considerazioni che si collegano strettamente a questioni di natura molto più general~, le quali riguardano il complessivo orientamento della economia agraria nel nostro Paese. Una breve analisi della situazione edilizia relativa alla provincia di Frosinone (15) sarà particolarmente utile, ad esempio, per capire di quante e quali variabili si debba tener conto nella ricerca di 11na soluzione al problema dell'abitazione contadina nelle zone depresse. ln questa provincia il 49,3% del territorio è costituito da montagne, il 32,3% dalla collina, e solo 1'8,3% dalla pianura, la sola che sia relativamente fertile. La media della densità demografica nazionale è di 155 abitanti per Kmq.: i 14S abitanti per chilometro quadrato di Frosinone rappresentano quindi un coefficiente altissimo in relazione alle possibilità di reddito. L'alta proporzione di famiglie con 7-10 membri (24,4%), accanto alla povertà delle risorse locali (il 75% vive di agricoltura), e il frazionamento delle già piccole particelle di terra conseguente alla trasmissione ereditaria dai genitori ai figli rendono quanto mai problematica la stessa « rappresentazione » della casa razionale. Il problema dei tuguri e del loro <<risanamento», che è vivo specialmente nell'Europa meridionale, è stato studiato a fondo soltanto nei Paesi del Nord europeo. In Italia, dove in base al censimento del 1951 si sono classificate come « impropri~ >> ben 252.080 abitazioni, è stato fatto assai poco. D'altra parte bisogna considerare come improprie non soltanto le abitazioni che sono state classificate come tali a causa di particolari situazioni ,di fatto (umidità, mancanza di luce, di aria, di comfort elementare), ma anche quelle affollate o sovraffollate, per cui il termine « improprio >> diviene legittimo dal punto di vista sociale, dell'igiene, dell'educazione (16). Il numero di queste abitazioni è in ragione diretta delle grandezze e delle caratteristiche del comune al quale appartengono: esso. è particolarmente elevato, infatti, nelle città industriali ed in quelle di vasta (15) Cfr., di Gino Pratelli, La Casa rurale nel Lazio meridionale - Firenze, 1957. (16) Cfr. l'indagine condotta da Luciano Cavalli per l'ufficio studi sociali e del lavoro del Comune di Genova, Inchiesta _sugliabituri (1957). Tale indagine sociologica riguarda gli abituri esistenti a Genova, e li considera alla luce del problema dell'immigrazione, dell'acculturamento e dell'assimilazione, globale o quanto meno individuale. [101] Bibliotecaginobianco
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