Nord e Sud - anno VI - n. 53 - aprile 1959

poi venne l'invasione, che ci costerebbe fatica non definire infausta, delle scrittrici per l'infanzia (1 4 ). Esse furono le principali responsabili di un nuovo stile, che andò maturando di pari passo con una crisi di contenuto della narrativa infantile; la quale, nel tentativo di liberarsi del moralismo stando in auge ai primi del secolo, dimostrava di non sapervi sostituire che un'immagine del mondo edulcorata ed anche un tantino conformista. E fu una « svolta>>originata da motivi facilmente individuabili. Lo schema risorgimentale di una vita domestica disciplinata e pensosa (per cui al figlioletto che gli chiedeva : << E noi signor Padre, siamo nobili? », il conte Cesare Taparelli d'Azeglio aveva risposto, nella prima pagina dei Mi'ei ricord,,': « Sarai nobile se sarai virtuoso>>)era stato sp~emuto fino all'inverosimile, ed appariva perfino un po' ridicolo insistervi, specie nelle pagine di un giornale che faceva mostra d'ispirarsi, per altri versi, alla più disinvolta modernità. Il tema dei rapporti tra i bambini e i <<grandi» - che è l'argomento centrale di qualsiasi narrativa per l'infanzia - aveva perso, così, una sua dimensione ormai abitudinaria; e poco conforto poteva venire, in questo senso, dal contatto con i comics americani, nei quali la vita familiare assumeva una coloritura morale abbastanza precisa, ma inscindibile dal proprio veicolo espressivo, dal contesto formale cui era connaturata. Chi, senza apparire goffo e senza voler essere rivoluzionario, avrebbe saputo raccogliere, nell'epoca della Checca e di Cocoricò, la mitica eredità del « signor Padre » di italica, ottocentesca memoria? Facendosi sempre più rari gli interventi del genitore rigido e senten- ( 14 ) Sarebbe troppo lungo un elenco completo delle collaboratrici del Corr. d. P., tanto più che il loro numero andò crescendo di.anno in anno. Ne citiamo alcune, note e meno note, la cui firma comparve, più o meno regolarmente, sul settimanale milanese, tra .il 1915 e il 1930: Adde Albieri, Elisa Ama ti, Lucilla An tonelli, Emila Ascoli, Bianca Avancini, Alba Cinzia, Emma R. Corcos, Amalia De Giovanni, Eugenia Fatta, Bianca Gerini, Amalia Guglielminetti, Cesarina Lupati, Immacolata Marini, Maria Mess_ina,Carola Prosperi, Lina Tebaldi. Tra i redattori del Giornalino della Domenica che collaborarono assiduamente al Corr. d. P. ricordiamo Filiberto Scarpelli e Dino Provenza!. Anche diventando, come si diceva, sempre più rara la presenza di firme di pregio, ancora intorno al 1925 si potevano leggere, sul settimanale milanese, scritti della Deledda, di Antonio Baldini, di Ettore Allodoli, di Giuseppe Villaroel; oltre a racconti di umoristi di qualche nome, come Mario Buzzichini, o di giornalisti s·pecializzati per l'infanzia, come Riccardo Balsamo Crivelli. [91] Bibliotecaginobianco

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