Nord e Sud - anno VI - n. 53 - aprile 1959

Ma anche in termini di interventi indiretti, di politica economica generale, gli interventi con effetto «conservativo» hanno assunto in passato un ruolo determinante: si pensi alla politica granaria e, più in generale, ai vari interventi di protezionismo agricolo, tuttora sollecitati (e spesso attuati), che tutti in sostanza adducono a porre un freno al processo di espulsione dalla campagna, imponendo alla collettività ed agli altri settori produttivi il costo del mantenimento degli insediamenti e delle corrispondenti strutture economico-professionali. Con ciò non si intende certamente sottintendere che le politiche di « trattenimento » non siano utili, oltre che necessarie, in determinate circostanze, al fine di contenere i costi di una trasformazione che non può avvenire, se non gradualmente. Ma, quando alle politiche di « trattenimento)> non si accompagnano interventi efficacemente adeguati a predisporre le condizioni di base per le successive trasformazioni, quando esse oltrepassano i limiti segnati dalla esigenza di tutelare e assicurare la libertà di movimento e sembrano divenire fini a se stesse, è chiaro che la situazione a lungo andare si rivela più costosa e gravida di quegli effetti negativi che si vorrebbero t< temporaneaq:iente )) contenere. Ora, non si direbbe che le politiche esplicate in passato in quest'ultima direzione abbiano risposto allo scopo: è vero, invece, che si è consentita la formazione di più ampie ed intense « attrazioni )) in settori extraagricoli, e specie nel settore urbano, attraverso una politica « sociale )>, diretta sostanzialmente ad attuare trasferimenti di reddito a favore di determinate categorie e zone. Comunque, senza impegnarsi in un giudizio di merito che dovrebbe essere be~ altrimenti documentato e discusso, ma che non è pertinente in questa sede, si può e si deve affermare che - guardando nel prossimo futuro ai complessi problemi della trasformazione degli insediamenti e a quelli delle migrazioni interne, in funzione del processo di sviluppo della nostra economia e, con essa, dell'economia meridionale - emerge, al di sopra e prima di tutti i problemi settoriali o regionali, il fondamentale problema di una politica economica generale diretta ad accrescere sensibilmente la capacità di accumulazione dd nostro sistema economico. Occorre cioè una più accentuata destinazione delle risorse investibili alla costituzione di quei tipi di attrezzature che siano più immediatamente [75]. Bibliotecaginobianco

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