mento, sui limiti della raggiunta soluzione unitaria. All'ipotetico modello di sviluppo storico formulato dal Gramsci, Romeo contrappone, specie nel secondo saggio, la realtà di un processo che ha visto formarsi in Italia le moderne strutture di attività produttive che ne hanno fatto l'unico paese dell'area mediterranea ad un livello relativamente alto di industrializzazione. L'A. pertanto ricostruisce il passaggio dell'Italia da paese quasi esclusivamente agricolo, qual'era nel 1860, a paese a base economica mista, agrarioindustriale, quale essa è diventata nel corso dei decenni posteriori, con originalità di impostazione che la critica gli ha riconosciuto dopo che gli scritti apparvero sulla nostra rivista; e nel far ciò, mette in evidenza del tutto nuova la parte che in tale trasfor,mazione del Paese fu assolta dalla notevole espansione delle attività agricole nei primi vent'anni dell'Unità. Alla luce di siffatte considerazioni l'alternativa proposta dal Gramsci (la formazione di un ceto di proprietari contadini in tutte le campagne italiane) si rivela viziata non solo da una fondamentale astoricità, ma ancor più da una radicale incongruenza con quelli che il Romeo rivela essere i veri problemi dello sviluppo economico italiano nel momento in cui si consegui l'unità politica del Paese. « La nuova frontiera» di Renato Giordano. Infine sta per uscire, presso le edizioni de « Il Mulino », un libro di Renato Giordano, intitolato La nuova frontiera. Il volume è impostato sulla tesi che la nuova realtà internazionale del dopoguerra ha profondamente trasformato i termini tradizionali della lotta politica e che lo spartiacque tra le forze della conservazione e le forze del progresso corre lungo la linea che divide il nazionalismo dall'internazionalismo. Per questo motivo, come negli Stati Uniti d'America il conflitto fondamentale di questi anni è stato quello degli isolazionisti contro gli internazionalisti, cosi in Europa la vera contrapposizione è quella che vede schierati da una parte i gruppi europeisti ed atlantici contro i gruppi nazionalisti e comunisti. Per conseguenza le dottrine tradizionali europee di sinistra e di destra, di progresso o di conservazione sociale sono giudicate dal Giordano insufficienti, perchè superate dalla nuova realtà della bilancia delle forze sulla scena mondiale. L'analisi viene eseguita su ogni paese della Comunità atlantica attraverso uno studio dell'evoluzione p0litica che si è registrata nei paesi stessi nel dopoguerra; in particolare vengono presi in esame i vari partiti socialisti, e se ne giudica la teoria e la pmssi nel quadro delle nuove esigenze storico-politiche. Il volume discute, infine, le esigenze della Comunità atlantica nel suo in- [127] Bibliotecaginqbianco
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