Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

royalties, in cambio dell'impegno di investin1enti industriali, che, come si vedrà, dovrebbero esserci comunque.- In un certo senso il Convegno nelle due prime giornate è stato dominato da quest'argomento, reso più evidente dalle contestazioni sollevate in tal senso dall'ENI, con il conseguente non pagamento delle royalties dovute. Invero l'Ente di Stato gode di questa franchigia in Valle Padana nei confronti dello Stato; e questo potrebbe essere giustificato essendo l'Ente una emanazione dello Stato, e risolvendosi il tutto in un maggiore afflusso ai fondi per il suo autofinanziamento, dal momento che i prezzi del metano sono sempre agganciati a quelli dei co1nbustibili solidi. Ma il rapporto fra l'ENI e lo Stato è ben differente da quello dell'ENI con la Regione. Nel primo caso l'Ente, in base ad una legge specifica, gode privilegi di r~serve di aree e di carattere fiscale; ma nel secondo caso l'ENI lavora in base alla legislazione siciliana e quindi di fronte alla Regione esso si trova in una .situazione di assoluta parità con quella delle società private. Jn base a questa considera~ione non si può pretendere un trattamento privilegiato -dell'ENI sul piano delle royalties e su quello fiscale. È ben vero che un forte costo d'estrazione, data la natura del grezzo (altamente denso), potrebbe rendere antieconomica la coltivazione, qualora il prodotto dovesse essere venduto sul mercato allo stato grezzo; e pertanto un alleggerimento dell'esercizio aziendale, per mezzo della riduzione delle royaltz'es, potrebbe risultare positivo. Ma d'altro canto è pur vero che, creando un principio discriminatorio, potrebbe aprirsi una falla nell'azione politica e amministrativa della Regione, che deve essere unitaria con la legislaz10ne. È dunque sul piano della industrializzazione del grezzo, dalla fase <lella raffinazione a quella della trasformazione chimica o energetica, che la Regione può instaurare un rapporto di collaborazione diretto ad agevolare le società petrolifere concessionarie, e in particolare l'Ente di Stato; e questo al fine di accelerare il loro processo di inserimento nella vita economica siciliana, come per l'ENI ha detto l'Ing. Mattei. Processo che in ogni :::asodovrebbe avere subito inizio, dato che è indispensabile trasformare il grezzo di Gela perchè ne risulti un effettivo rendimento economico. In questo caso si concilierebbero due esigenze: quella di carattere aziendale <lell'ENI e quella di carattere generale della Regione, la quale, in quanto ente di diritto pubblico senza limitazioni di finalità economiche, tende alla [96] Bibliotecaginobianco

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