liva l'equivoco che la soluzione del problema petrolifero regionale e l'orientamento politico in tal campo della Regione fossero subordinati alla sèelta fra tesi favorevoli alla privata o alla pubblica iniziativa. Due armi demagogiche cadevano frantumandosi. Da allora, i concessionari, ENI e Gulf, avrebbero ·avuto di fronte un· orientamento della classe dirigente siciliana, fondato proprio sulle considerazioni economiche che erano state alla base delle relazioni dei loro massimi· esponenti al primo convegno di Gela .. Sarebbe stata ora la Regione, in altri termini, a dare loro le diretti ve operative e a· indicare le scelte di investimenti, invece di essere punto di riferimento di una soluzione implicante ben altri e più vasti problemi di assetto delle strutture economiche e giuridiche di tutto il Paese. Ora la Regione, svincolata.dalle tenaglie del dilemma, poteva, garantendo ad entrambi i concessionari i diritti acquisiti, indicare loro i doveri e le convenienze· economiche, nascenti dall'attività- ..petrolifera, chiamandoli ad operare nella industrializzazione del prodotto, nella coscienza di funzione antidepressiva, spiccatamente siciliana. I termini della poli_ticapetrolifera acquistavano così più vasti orizzonti e gli obbiettivi si facevano più chiari. I 6. Il secondo convegno di Gela avrebbe avuto lo scopo di puntualizzare questa politica, dando preziose indicazioni al Governo regionale, e ponendo le società concessionarie di fronte ad esso, non più su di un piede di reciproca polemica che immobilizza la Regione, ma quali oggetti della politica economica regionale. Le società concessionarie - ENI e Gulf - si consideravano, più che espressione di iniziativa di stato o privata, ~oncorrenti su di un piano ecorromico. Cessati i motivi di concorrenza attiva (concessione delle aree) restavano pur sempre i motivi politici di fondo, 1nentre elaboravano (sebbene senza intese) una linea comune di azione nei confronti della Regione Siciliana, per raggiungere vantaggi economici di gestione con la richiesta di una riduzione delle royalties, a causa degli alti costi di produzione. Da notare che i ritmi produttivi annunciati nel primo convegno, sia dall'ENI che dalla Gulf, non sono stati mantenuti per il 1958, e che le due società si trovavano in una situazione di disagio. Da qui il tentativo <li !:,postareancora una volta i dati della questione essenziale, circa l'apporic delle loro attività all'economia regionale e al suo sviluppo, e di limitare il dibattito all'ammontare delle royalties. Dibattito esasperato, ad opera di alcuni sostenitori oltranzisti, e spinto fino ·alla proposta di abolizione delle [95] Bibliotee:;aginobianco
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