Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

momento delicato e cruciale come il presente, in cui si vengono sviluppando nuove i-icerche di linguaggio, che prefigurano e condizionano lo sviluppo futuro ·dell'arte; il secondo, prevalentemente economico, concerne la mancanza di una seria preparazione estetica moderna, necessaria per affrontare la vasta serie di problemi - dall'urbanistica all'industriai design, alla presentazione del prodotto - che si pongono al Sud, ormai indifferibilmente, per l'inizio dell'integrazione economica europea. Possiamo ripetere ora che, più che la empiria, un cieco determinismo e un susseguirsi di conati senza direzione caratterizzano le attività e la cultura artistiche meridionali, dato che il tentativo di aprirsi uno spazio culturale più respirabile e delle prospettive di lunga durata non trova sbocco, a causa dell'isolamento quasi assoluto ·dal mondo artistico più vivo. È allora il caso di vedere come si possa sbloccare una tale situazione o, almeno, renderla più accettabile. Se in campo economico può bastare, talora, una iniezione di capitali per rimettere in moto un settore produtt:ivamente paralizzato, così, anche per l'arte, crediamo che un intervento esterno può rimuovere ostacoli psicologici e pratici, d'ordine morale e culturale, che irretiscono ogni normale processo formativo di cultura artistica. È certo che iniziative locali ed esterne, per loro particolare virtù, non potranno far rinascere e rifiorire d'un colpo la cultura artistica nel Sud. Infatti il problema è prima cli tutto spirituale. Ma se gli artisti, la critica, i direttori dei musei, i collezionisti, i mercanti d'arte del Centro e del Nord Italia non cercheranno di ampliare i confini del loro normale campo d'azione, appoggiandosi a enti e persone preparate che nel Mezzogiorno non mancano, il Sud rischia di essere irrimediabilmente tagliato fuori dalla vita artistica contemporanea. Condannato, come ora, ad accoglierne gli echi, quando sono divenuti fiacchi o fuori del tempo. Per meglio illustrare queste considerazioni, sarà utile esaminare in concreto quattro avvenimenti che si sono susseguiti a Napoli negli ultimi mesi. Alla luce di una situazione, come si è detto, depressa, essi assumono speciali configurazioni e illustrano soprattutto il valore del sentire, ogni tanto, spez~ zato l'isolamento. Il primo di questi avvenimenti concerne l'ina 0 ugurazione, al :Museo di Capodimonte, di quattro sale che raccolgono oggetti d'arte donati dal Comm. Mario De Ciccio. Questa manifestazione ha avuto un giusto rilievo in campo nazionale, sia per la cospicua portata della donazione, sia per l'alta qualità e, spesso, rarità ·delle opere raccoltevi, per c;ui non staremo a ripetere le doverose considerazioni intorno al collezionista, al Sopraintendente Molajoli e :ti suoi collaboratori che hanno saputo condune in porto un'alt;a opera che fa onore al Mezzogiorno. Ci interessa, piuttosto, indicare come i maggiori avvenimenti d'arte si svolgano, a Napoli, nell'ambito dell'arte antica e tutta- [81] Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==