Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

e che peraltro se realizzato - proprio perchè ideale solo tecnicamente e qu1ndi niente affatto ideale - porterebbe a fenomeni negativi: e allora? Conviene dire subito che si può solo ricercare una via idonea nella attenta commisurazione dei propositi alle « possibilità concrete » di attuazione: un programma è valido - anche e proprio sul piano della cultura urbanistica - nella misura in cui è traducibile in interventi effettivi. È per questo che ad un ipotetico piano, perfetto sulla carta soltanto, noi preferiamo quello che oggi ci viene presentatò, sia pure rimanendo ben lontani da una del tutto ingiustificata e incondizionata accettazione di esso. C'è una riserva di fondo e, come abbiamo già accennato, così vi ritorneremo sopra. E ci sono altre rilevanti riserve che vogliamo sottolineare severamente: così molte soluzioni di piano appaiono, specie se confrontate con quelle riportate nella relazione a stampa (I stesura), assai più il frutto di una immissione alla spicciolata, che non il risultato conseguente di una più generale e coerente impostazione: così ad esempio la non infrequente codificazione di episodi edilizi sui quali si è vivacemente polemizzato, ed anzi la loro estensione autorizzata alle zone limitrofe; così anche l'equivoco contrasto fra le norme di piano e leggi o regolamenti in vigore. (In particolare: l'estensione_ della zona residenziale 3 A fino al limite del muro di cinta degli Ospedali, in contrasto con le norme di igiene relative al vincolo ospedaliero; l'estensione delle zone 3 A e 3 B fino al limite della zona aeroportuale, in contrasto con le norme Z.A.T. in merito al vincolo relativo; l'eliminazione nel piano di alcune zone vin~olate a verde, e di zone di vincolo ·del Ministero della Pubblica Istruzione). In r~pporto ora alla necessità inizialmente affermata di decomprimere il centro urbano, diminuendone le attuali consistenze, e quindi abbassando gli indici di utilizzazione previsti dal piano, conviene documentare meglio le ragioni del nostro dissenso:. che peraltro, per un verso, consistono, come si vedrà, in una valutazione sostanzialmente positiva di certe soluzioni adottate, la cui potenzialità può senz'altro venire migliorata. Non è difficile, infatti, confortare con considerazioni più specifiche e pertinenti, eleborate con rigore sulla base delle cifre stesse presentateci, l'affermata necessità di abbassare gli indici di utilizzazione adottati dal piano, e prospettare le conseguenze negative cui si andrebbe eventualmente incontro. Innanzitutto, merita forse alcuni cenni il metodo seguito. Sono state sovrapposte, alle sezioni amministrative, le zone di piano, calcolando quindi graficamente le zone o parti di zone previste dal piano ricadenti in ciascuna sezione. Con una approssimazione del 2%, sono state ricavate per tutte le 27 sezioni del territorio comunale le sttperfici di dette zone· comprese in ogni sezione dì cui si conoscono le dimensioni. Successivamente è stato calcolato l'indice vani/ha; secondò le norme previste dal piano. Il j73] Bibliotecaginobianco

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