Nord e Sud - anno VI - n. 52 - marzo 1959

stamenti le ragioni dettate dalla sussistenza di antiche relazioni di parentela e di amicizia, assai spesso rinnovate e proseguite; dalla maggiore facilità degli spostamenti; dalla possibilità che si ha in tal modo di restare in più immediato e frequente contatto con i paesi di origine e con le proprie famiglie; e simili. Queste seconde ragioni si fanno più fortemente sentire e le ragioni accennate precedentemente si fanno meno fortemente sentire negli spostamenti che intervengono nell'ambito della stessa provincia, che hanno perciò un respiro meno impegnativo dal punto di vista sociale, anche se quantitativamente il fenomeno è di grande rilevanza. A proposito delle migrazioni nell'ambito della stessa provincia va anche richiamato però il ruolo amministrativo dei capoluoghi di provincia, sul quale del resto avremo occasione di soffermarci più oltre. Infine, c'è un ultimo tipo di spostamenti da richiamare, gli spostamenti cioè che si hanno nell'ambito dello stesso comune: fenomeno piuttosto recente, in connessione per lo· più con lo sviluppo nd Sud di una moderna rete di trasporti e con i molti progressi realizzati nel campo dell'igiene sociale. A voler raggiungere una visione assolutamente completa delle migrazioni meridionali non si può, dunque, prescindere da un'analisi specifica di ciascuna delle correnti sopra delineate. Questo, tuttavia, non è stato propriamente nelle nostre intenzioni, volte principalmente a stabilire in quale 1nisura abbiano dimostrato di sussistere nel Meridione, durante il recente passato, centri dotati di capacità di attrazione nei riguardi dell'esodo che muove dalle regioni contermini; in quale misura cioè sia possibile parlare di un Meridione di immigrazione accanto al tradizionale Meridione di emigrazione, quale ne sia l'articolazione geografica, quali siano le direttric~ lungo le quali esso perviene ad intercettare le grandi correnti migratorie in partenza dalle regioni meridionali. A tal fine non abbiamo potuto fare a meno di richiamare tutta la vicenda demografica e migratoria meridionale ed italiana durante gli ultimi cento anni in generale e dopo l'ultimo censimento (1951) in particolare; così come è stato necessario più volte delineare il rapporto fra le correnti migratorie meridionali interne e quelle esterne al Meridione. Ma abbiamo potuto - tranne che in qualche caso sporadico - lasciare dal tutto da parte i movimenti che si svolgono su scala comunale: così come abbiamo potuto limitarci ad una analisi di carattere generale dell'emigrazione meridionale a destinazione extra-meridionale. [521 Bibliotecaginobianco

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